Il presidente del Lione all'attacco: "Chiedo che la decisione venga rivista"
La Ligue 1 si è fermata e il Psg è stato nominato campione di Francia. Non è finita però: la decisione presa dalla lega calcio francese ha scatenato le reazioni delle società più penalizzate. Tra chi è retrocesso come il Tolosa al Lione del presidente Aulas, settimo e fuori dall'Europa, che è tornato all'attacco: "Ci stiamo impiccando da soli - ha commentato -. Lo stop costa troppo alle società e alla lega stessa".
Il numero 1 dell'OL è pronto a combattere per far cambiare una decisione che reputa un grave errore come il presidente della federcalcio francese: "Sono sostanzialmente d’accordo con ciò che dice Noël. Vuole, a differenza della Lega, arrivare alla fine del campionato, e io sono d’accordo al 100%. C’è stato prima un errore politico. Perché affrettarsi a dire che sarà impossibile giocare prima di agosto? Non sappiamo se gli altri paesi avranno lo stesso giudizio. La Francia per lo sport è come la Francia per gli affari, è in competizione".
La proposta di Aulas sarebbe quella di concludere la stagione con playoff e playout, ma il presidente del Lione deve difendersi anche dalle accuse di chi è convinto che non si sarebbe schierato così con forza con il LIone : "Avrei pensato lo stesso. Se fossimo stati secondi, avremmo provato a trovare una soluzione attraverso gli spareggi per diventare campioni".
In conclusione questo è il pensiero di Aulas: "Chiedo che queste decisioni vengano riprese in occasione dell’assemblea generale o di quella del 23 maggio. Per il momento, chiedo di usare la ragione e di consultarsi con la UEFA. Se il campionato si ferma, come giocheranno PSG e OL alla fine di luglio, in occasione della finale di Coppa e poi della Champions League?".