Finisce con uno scialbo 0-0 il derby dell’Atlantico, prima partita del campionato francese 2020/21. Cinquemila i tifosi sugli spalti, massimo consentito dal protocollo
La Ligue 1 riapre i battenti dopo cinque mesi e mezzo, ma sono ben poche le emozioni tra Bordeaux e Nantes, che chiudono sullo 0-0 un match giocato davanti a cinquemila spettatori, massimo consentito dal protocollo. Non fa la differenza nemmeno l’espulsione di Zerkane, che lascia i Girondini in dieci dal 20’. Incontro brutto e spezzettato, rare le occasioni: per il primo gol della nuova stagione bisognerà aspettare.
Il massimo campionato transalpino comincia ufficialmente la nuova stagione cinque mesi e tredici giorni dopo l’ultima partita del campionato 2019/20, poi sospeso e assegnato al Paris Saint-Germain. Lo fa in attesa degli stessi campioni in carica e del Lione, alfieri di Champions che torneranno a giocare entro i confini francesi nel prossimo fine settimana, e anche senza il Marsiglia, la cui partita contro il Saint-Etienne è stata rinviata per la presenza di quattro positivi al Covid-19 in casa Olympique. Il primo incontro della Ligue 1 2020/21 lo giocano così Bordeaux e Nantes, allo stadio ‘Matmut-Atlantique’, davanti a cinquemila tifosi (il massimo consentito dalle normative anti-Covid locali). Quella tra Girondini e Canarini è una classica del calcio transalpino, un derby dell’Atlantico che però, al triplice fischio, lascia l’amaro in bocca per le poche emozioni regalate. Nemmeno l’espulsione rimediata al 20' da Mehdi Zerkane, per un pestone ai danni di Nicolas Pallois, riesce a modificare gli equilibri.
Il Nantes ha le gambe bloccate e sono addirittura i padroni di casa, in dieci, ad avvicinarsi alla porta avversaria con un paio di conclusioni dalla distanza, con Basic al 37’ e Otavio, praticamente da centrocampo, due minuti dopo. Quella dei bretoni, nonostante la superiorità numerica, è una prestazione sottotono anche nella ripresa: il Bordeaux chiude bene gli spazi e decide di difendere il pareggio, il portiere Costil non corre alcun pericolo fatta eccezione per una conclusione interessante di Chirivella al 52’. Il resto del match è un susseguirsi di falli a centrocampo e passaggi sbagliati, da una parte e dall’altra: nemmeno le otto sostituzioni complessive (quattro per parte) effettuate dai tecnici Gasset e Gourcuff cambiano il destino di un incontro che finisce, dopo sei lunghissimi minuti di recupero dovuti alle numerose interruzioni, con poche emozioni e nessun gol.