Doppietta di Mbappé e reti di Danilo Pereira e Di Maria per il 4-2 che permette ai parigini di espugnare il Parc OL. I Mastini si fanno sorprendere in casa e si fanno raggiungere in testa
Il Psg vince 4-2 in casa del Lione il big match della 30a di Ligue 1 e riassapora il gusto della vetta della classifica: per i parigini vanno a segno Mbappé per due volte, Danilo Pereira e Di Maria; Slimani e Cornet accorciano ma non basta. La vittoria vale l’aggancio in testa al Lille, sconfitto 2-1 sul proprio campo dal Nimes. Nelle altre partite, vittorie per Lens, Montpellier e Reims. Finiscono pari Nantes-Lorient e Brest-Angers.
LIONE-PSG 2-4
La volata è lanciata: il Psg mostra i muscoli nel big match al Parc OL e approfitta nel migliore dei modi della sconfitta del Lille, agganciandolo in vetta alla Ligue 1. Partiti in quarta, i parigini ci mettono 15 minuti per passare in vantaggio: a segnare è il sempre più decisivo Kylian Mbappé, che risolve un batti e ribatti in area con un sinistro precisissimo che passa tra le gambe di De Sciglio prima e Lopes poi. La squadra di Pochettino continua a premere e trova il raddoppio al 32’, sugli sviluppi di un corner, grazie alla conclusione al volo di Danilo Pereira, su sponda di testa di Marquinhos. Il doppio vantaggio, però, non basta al Psg che a inizio ripresa va ancora a segno: punizione da posizione defilata di Di Maria, la palla rimbalza in area senza che nessuno la tocchi e supera un poco attento Lopes, che non può far altro che raccogliere il pallone dal sacco. Al 52’ arriva il definitivo colpo di grazia e a mettere la firma sul poker è ancora Mbappé, che dopo aver raccolto il pallone lanciato dall’azzurro Verratti s’invola verso la porta avversaria e firma la seconda rete personale della sua serata. Sul 4-0, in realtà, la squadra ospite tira i remi in barca e permette al Lione di accorciare: vanno a segno Slimani al 62’, con una bordata dalla distanza che sorprende Keylor Navas, e Cornet all'81', bravo ad approfittare di una sbavatura difensiva di Florenzi per accorciare ulteriormente. Negli utlimi minuti, però, il Psg rimette in ordine le idee e chiude ogni spazio, evitando brutte sorprese ed esultando al fischio finale: la classifica vede ora i parigini primi assieme al Lille con 63 punti, tre in più rispetto al Lione e quattro sul Monaco. A testimonianza, comunque, di un campionato ancora tutto da decidere a otto giornate dalla fine.
LILLE-NIMES 1-2
E così la gara che sembra la più innocua riserva lo sgambetto più doloroso. Il Lille perde in casa contro il Nimes e lascia il fianco scoperto alle agguerrite inseguitrici. La capolista parte infatti sùbito forte e fa soffrire gli ospiti, ma al 12’ il più classico dei contropiedi sorprende i rossoblù: Ferhat lo conduce, Eliasson fa da sponda e Kone sigla un gran gol sotto l’incrocio più vicino. Il Losc non si fa però abbattere dalla disattenzione, ricomincia tutto daccapo e al 20’ trova il pari. Xeka schiaccia di testa su calcio d'angolo e lo stesso Kone devia leggermente il pallone rendendo impossibile l’intervento di Reynet. Il Lille mette così nel mirino il ribaltone, ma proprio negli ultimi istanti del primo tempo Ferhat vede un bell’inserimento di Ripart, lo serve e la punta elude l’uscita bassa di Maignan con uno scavetto delizioso. Nella ripresa la capolista spinge sull’acceleratore per rimettere in piedi un pomeriggio storto, ma il Nimes continua a resistere con tenacia e Reynet rispedisce al mittente ogni minaccia: è troppo tardi per il Lille, la frittata è fatta.
STRASBURGO-LENS 1-2
Continua la curiosa alternanza tra pareggi e vittorie che caratterizza il campionato del Lens da un mese a questa parte, con il successo di Strasburgo che permette ai giallorossi di rimanere in testa nel campionato dei terrestri, al quinto posto dietro le quattro in fuga. Al 5’ il Racing facilita il compito degli ospiti, perché Kawashima salta completamente a vuoto su calcio d’angolo e il pallone rimbalza sulla coscia di Haidara, autore del vantaggio senza nemmeno accorgersene. Al 20’ uno sforzo di squadra annulla però l’errore del portiere giapponese, perché Guilbert impegna Leka su punizione, poi la palla si alza e viene deviata di testa da Thomasson: torre per l’accorrente Bellegarde e risultato sull’1-1. Lo Strasburgo si galvanizza e scheggia sùbito il palo con un rasoterra da fuori area di Caci, ma a cinque minuti dall’intervallo l’ex Udinese Fofana si libera bene in area con un controllo a seguire e insacca la rete dei tre punti.
MONTPELLIER-BORDEAUX 3-1
Con un “tutti contro Costil” il Montpellier torna a vincere dopo tre giornate di segno “X” e scavalca il Metz in classifica. L’assalto all’ispiratissimo portiere ospite comincia già nel primo tempo, ma al 28’ Hwang riesce a portare in vantaggio il Bordeaux con un gol all’angolino su assist di Baysse. A dieci minuti dall’intervallo, però, Sambia è il primo che riesce a bucare l’estremo difensore avversario e trova il pareggio direttamente su calcio di punizione. La ripresa si apre con un’occasione per parte, ma al 13’ una deviazione permette al tiro di Laborde di diventare quello del sorpasso Montpellier. Gli ospiti pensano a una reazione, fino però al 24’ quando Mavdidi si costruisce da solo la rete del tris e chiude la contesa, con il tempo per Costil di esibirsi in almeno altre tre parate da highlights.
DIGIONE-REIMS 0-1
Lo stretto necessario, poco più. Con una prestazione minimal il Reims si prende i tre punti in casa dell’ultima in classifica e scalza il Bordeaux dalla 12esima posizione. Alla fine si può dire che ciò che conta è il risultato, perché gli ospiti possono portarsi a casa ben pochi spunti al di là del successo e delle due sole conclusioni complessive. Anzi, nel finale il Digione rischia anche di punire i pigri avversari, ma il colpo di testa di Konate manca lo specchio di davvero poco. L’episodio chiave della partita risale però al 5’ della ripresa, quando Racioppi para il tiro di Konan, ma sulla ribattuta Dia è più veloce di tutti a ribattere in rete: è l’undicesima sconfitta consecutiva tra campionato e coppa per i padroni di casa.
NANTES-LORIENT 1-1
Era lo scontro diretto tra due squadre che si trovano sul limbo della zona retrocessione a un solo punto di distanza e i 90 minuti di partita hanno confermato l’equilibrio testimoniato dalla classifica. Il dinamismo in casa del Nantes è aiutato anche dall’avvio sprint, nel quale proprio i gialloverdi riescono a portarsi avanti dopo un centinaio di secondi: Toure serve in area il suo compagno Kolo che non si fa problemi a sbloccare il risultato con un rasoterra. Il Lorient incassa visibilmente il colpo e rischia sùbito di affondare, ma Simon liscia il pallone dall’interno dell’area piccola e Pallois incorna a lato alcuni minuti più tardi. Lentamente la foga agonistica del Nantes si affievolisce e gli ospiti riescono a riprendere in mano le sorti della gara, limitando i danni del primo tempo. Nella ripresa la partita viaggia a ritmi bassi, con tanti cambi e la pressione che si fa sentire: il pareggio di Gravillon a metà tempo viene annullato per fuorigioco, ma la naturale conclusione del match viene impedita a 3’ dal termine. Il merito è di Lauriente, che da lontanissimo pesca il jolly con una punizione che gonfia la rete e riporta la sua squadra a +1 sul Nantes, penultimo e sorpassato dal Nimes.
BREST-ANGERS 0-0
Due squadre che hanno poco da chiedere al campionato offrono un povero spettacolo al Francis-Le Blé, così per una volta l’assenza di pubblico protegge i protagonisti sul campo dai fischi di protesta. Ironia a parte, la gara vede anche un buon numero di tiri nello specchio, ma le emozioni sono distribuite con il contagocce a tifosi e appassionati. La prima è per l’Angers, che al quarto d’ora sfiora il gol del vantaggio con una conclusione di Amadou, larga di pochissimo. Se il secondo tempo può essere tranquillamente trascurato in una cronaca flash, poco prima dell’intervallo l’illusione è quella di un match che sembra accendersi: Larsonneur nega la rete a Fulgini da un’ottima posizione e un paio di minuti dopo deve volare per evitare che il filtrante in favore di Bahoken sia coronato da un missile sotto il sette.