Il tecnico del Psg e la sfida col Dortmund: "All'88' sarebbe stato ridicolo subire un gol in quel momento. Una delle migliori decisioni in carriera"
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Alla vigilia della sfida con il Lille, Luis Enrique ha parlato della decisione di chiedere ai suoi di abbassare il ritmo e non rischiare nel finale della sfida contro il Borussia Dortmund, una decisione che decisamente contrariato Kylian Mbappé. L'allenatore del Psg ha difeso a spada tratta la propria scelta: "Capisco che Mbappé sia seccato. Ma sono io a dare gli ordini alla squadra. È stata una delle migliori decisioni della mia carriera. Dicendo ai miei giocatori, mentre il Milan vinceva 2-1 in casa del Newcastle all'88': 'Ehi, non c'è bisogno di correre così tanti rischi!'. Dobbiamo sempre provare a segnare ovviamente, infatti siamo entrati due o tre volte nell'area del Dortmund. Ma ovviamente è stata una decisione importante. Non è stata solo una mia decisione, è stata anche quella del mio staff, anche se ho l'ultima parola. Capisco perfettamente i giocatori. Loro giocano. Dall’inizio della partita il nostro obiettivo era vincere. Per gran parte della partita Milan e Newcastle sono state sul pareggio, il che ci ha permesso di passare il turno. Quindi non c'era alcuna richiesta di abbassare i ritmi: dovevamo segnare, vincere. Ma all’88’ sarebbe stato ridicolo subire un gol in quel momento solo perché abbiamo preso dei rischi. Molto ridicolo. Quindi è stata un'ottima decisione, presa in un momento di massima tensione. In questi momenti si può sbagliare, ma in questo caso c'è stata grande precisione da parte del mio staff e da parte mia, che prendo le decisioni".
Da una parte Luis Enrique, che a un certo punto ha preferito accontentarsi del pareggio per non veder svanire la qualificazione agli ottavi di Champions League; dall'altra il campionissimo che scende in campo sempre per vincere e in quell'occasione per provare a segnare fino all'ultimo il gol che avrebbe regalato al Psg il primo posto e un sorteggio più morbido lunedì a Nyon. Ha, ovviamente, prevalso la linea dell'allenatore, ma appare certo che questo abbia causato un'ulteriore crepa nel già difficile rapporto tra Mbappé e il Psg, con il fenomeno francese in scadenza di contratto e sempre più lontano da Parigi.
"Non devo convincere nessuno. Mbappé ha la stessa libertà di quando sono arrivato - ha aggiunto Luis Enrique -. È un top player, che ci regala 50 gol e 25 assist ogni stagione. Non gioca da numero 9, ma in totale libertà, tra i centrali, a destra o a sinistra. Continuerò a dirtelo. Non devo convincerlo. Le decisioni degli allenatori ovviamente hanno delle ricadute. Ciò che mi motiva è che la squadra giochi nel miglior modo possibile e vinca i titoli."