Il tecnico dei Citizens scherza: “Quando avrò 72 anni e verrò ad allenare in Italia, chiederò a Roby se vuole farmi da assistente”
Nei giorni della grande attesa per l'uscita del film dedicato a Roberto Baggio, una produzione Netlix e RTI disponibile dal 26 maggio, anche il Corriere dello Sport ha dedicato uno speciale al ‘Divin Codino’ e ha intervistato Pep Guardiola, suo ex compagno di squadra a Brescia: "La prima cosa che mi viene in mente pensando a Roberto risale ai primi anni '90. Io giocavo al Barça, lui alla Juve e quella squadra era tutti dietro e un dio davanti. Ero impressionato dalla sua qualità e a Barcellona non ero l’unico – le parole del tecnico del City, che parlando dell'arrivo al Brescia ha dichiarato - È stato come un papà per me. Quando il giocatore più forte è anche il più umile, non può che funzionare tutto al meglio".
Tra le righe delle dolcissime dichiarazioni riservate a Baggio, l'allenatore spagnolo, scherzandoci su, ha parlato anche di un eventuale futuro approdo nel nostro campionato: "Baggio al calcio manca tanto. Quando avrò 72 anni e verrò ad allenare in Italia, chiederò a Roby se vuole farmi da assistente e così proverò a riportarlo nel calcio. Ma Baggio non lo convinci, decide lui. Se vorrà tornare, tornerà. Altrimenti non rientrerà e andrà bene lo stesso".
"Roby è stato un fenomeno giocando soltanto con una gamba e in un calcio italiano in cui era durissimo sopravvivere per un attaccante – ha continuato Guardiola - C’erano pochissimi spazi e massimo 4-5 occasioni a partita, ma lui comunque riusciva a segnare tanto e in situazioni incredibili. E come Roby anche Maradona, Van Basten, Totti, Del Piero...".
Per attualizzare un fenomeno come Baggio al calcio di oggi, quanti gol segnerebbe? "Con me sicuramente giocherebbe e farebbe il falso attaccante – ha detto Guardiola - Correrebbe poco, ma in compenso toccherebbe 500 palloni a partita e segnerebbe 50 gol a stagione, non c'è dubbio".
“Mi piacerebbe invitarlo alla finale di Champions ma sarà dura, perché i posti sono pochissimi. Più facile organizzare un pranzo" ha aggiunto il tecnico, parole che testimoniano del rapporto molto forte tra i due. Da ricordare per esempio il gesto che Guardiola fece nell’aprile del 2001 al ritorno in campo di Baggio dopo un lungo stop, quando lo spagnolo gli consegnò la fascia di capitano prima che il Divin Codino entrasse in campo dalla panchina. Un rapporto che Guardiola vorrebbe proseguire anche in panchina in Serie A, magari a 72 anni…