Il manager tedesco ha vinto solo il 40,9% delle gare
Nella primavera del 2020 Ralf Rangnick è stato davvero a un passo dal Milan. Il club rossonero stava pensando seriamente di voltare pagina ed esonerare Stefano Pioli ma poi la squadra ha cominciato a collezionare vittorie e buone prestazioni e la società ha fatto marcia indietro. A due anni di distanza, la conferma di quanto sia stata saggia e giusta la decisione di Elliott. Da una parte il grande lavoro di Pioli, dall'altra il flop del manager tedesco al Manchester United. I numeri non mentono mai e ci dicono che l'ex Lipsia è il peggior allenatore nell’era post-Ferguson: 9 vittorie in 22 gare, una percentuale del 40,9%, peggio di tutti i 7 tecnici che hanno provato a non far rimpiangere il mitico allenatore scozzese.
Moyes (52,94% di vittorie), Van Gaal (52,43%), Giggs (50%), Mourinho (58,33%), Solskjaer (54,17%) e Carrick (66,67%) non sono riusciti a ripercorrere le orme di Ferguson, ma hanno fatto tutti meglio dell'attuale manager, alle prese con uno spogliatoio spaccato e una crisi di risultati che rischia di costare anche l'obiettivo minimo del quarto posto che vale la qualificazione alla prossima Champions League. In questi ultimi 9 anni, mentre i cugini del City facevano incetta di trofei, i Red Devils si sono dovuti accontentare delle briciole: una FA Cup con Van Gaal, una Charity Shield, una Coppa di Lega e un’Europa League con lo Special One. A Milanello, in parole povere, l'hanno scampata bella.