Ufficialmente indisponibile per infortunio, la stella del Real Madrid è stata paparazzata in Svezia: Kylian è sempre più un caso
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Kylian Mbappé ha certamente vissuto momenti più felici e tranquilli nel corso della sua giovane carriera. In Francia è sempre un osservato speciale e quanto successo ieri sera ha scatenato l'ennesima polemica sull'attaccante dei Bleus e del Real Madrid.
Come noto, il commissario tecnico Didier Deschamps ha dovuto fare a meno di Kylian per il duplice impegno di Nations League (vittoria con Israele ieri sera e prossima sfida contro il Belgio) e oltralpe si erano già scatenati i primi malumori. Già, perché Mbappé era indisponibile a causa dell'infortunio rimediato in Liga contro l'Alaves e il recupero non sembrava, all'inizio, dei più veloci: si parlava di settimane. Peccato che dall'uscita dal campo al suo ritorno tra i convocati passano solamente otto giorni: Mbappé gioca in Champions League contro il Lille ed è titolare contro il Villareal in campionato. Scoppia, quindi, la prima bufera.
Si arriva poi alla serata di giovedì 10 ottobre: la Francia è impegnata contro Israele in campo neutro a Budapest, dove vince con un netto 4-1, ma negli stessi istanti Mbappé viene avvistato a Stoccolma, in Svezia. Secondo quanto riportato dai media svedesi, il classe '98 sarebbe stato in compagnia dei suoi amici più cari, con cui avrebbe cenato al ristorante "Chez Jolie", per poi recarsi nella discoteca V a bordo di un van dai vetri oscurati. Kylian ha provato a non farsi notare, indossando anche una mascherina e un cappello nero, ma alcuni passanti l'hanno riconosciuto e immortalato: bastano pochi istanti e le foto fanno il giro del web.
Il rapporto tra Mbappé e la Francia sta diventando sempre più un caso e in molti iniziano a pensare che l'ex Paris Saint Germain preferisca il Real Madrid alla sua Nazionale. Deschamps prima della sfida contro Israele ne aveva parlato così sul canale YouTube della Federazione francese: "Ovviamente, per me, la cosa più importante è l'interesse del giocatore. So benissimo che non ha intenzione di andare contro il suo club. Non vuole nemmeno giocare per la sua nazionale. Ma a un certo punto, dopo averne discusso, bisogna fare in modo di mettere al primo posto gli interessi del giocatore senza metterlo in difficoltà”.