Clamorosa confessione alla Bild: "Gli ho procurato un certificato di nascita falso a Yaoundé"
Youssoufa Moukoko, il baby prodigio del calcio tedesco che ha battuto ogni record di precocità, non avrebbe ora 20 anni ma 24. La clamorosa confessione è del padre Joseph in un documentario tedesco che andrà in onda su ProSieben il 15 dicembre. "Consapevole della responsabilità penale di una falsa dichiarazione giurata, dichiaro che non è figlio biologico mio e di mia moglie Marie Moukoko - le parole riportate dalla Bild -. Né è nato il 20 novembre 2004 a Yaoundé, in Camerun. Gli ho procurato un certificato di nascita falso a Yaoundé. Fatto questo sono andato all'ambasciata e gli ho procurato il passaporto e poi l'ho portato in Germania come mio figlio. In realtà è nato il 19 luglio 2000. Lo abbiamo ringiovanito di 4 anni. Ufficialmente risulta infatti nato il 20 novembre 2004".
Il Borussia Dortmund, club in cui è cresciuto prima del prestito al Nizza, nega ogni responsabilità. "Nel caso di Youssoufa Moukoko, i genitori biologici sono identificati da documenti ufficiali e certificati di nascita rilasciati da un'autorità tedesca - ha spiegato il direttore della comunicazione Sascha Fligge -. Tali documenti in nostro possesso sono validi fino a oggi e costituiscono la base per i diritti di gioco e le approvazioni per i club, sia nazionali che stranieri, e ovviamente per le squadre di selezione delle federazioni come la nazionale tedesca Under 21".
Sin da giovanissimo sono sempre circolate voci sulla reale età di Moukoko, che a 12 anni segnava caterve di gol contro ragazzini ben più grandi di lui e che ha esordito in Bundesliga a soli 16 anni. Negli scorsi anni il padre ha sempre rispedito al mittente le accuse, prima del clamoroso dietrofront. "Non può essere più vecchio - spiegò suo padre Joseph nel 2016 -. La madre infatti ha solo 27 anni. Appena è nato l’ho registrato al Consolato tedesco a Yaoundé, in Camerun. Non ci possono essere dubbi".