Sesta sconfitta per il Chelsea cui non basta andare in vantaggio dopo 4'
Nuovo ko per Mourinho e il suo Chelsea. Contro il Liverpool la gara inizia bene col gol di Ramires al 4', ma in seguito è quasi un monologo degli uomini di Klopp: Coutinho pareggia al 48' del primo tempo e poi realizza il gol del vantaggio a un quarto d'ora dal termine. Al 38esimo della ripresa, Benteke insacca il 3-1 inguaiando lo Special One, alla sesta sconfitta in 11 gare di campionato.
Se per Mourinho la gara sa di ultima spiaggia (il pubblico però è tutto con lui e lo dimostrano i numerosissimi striscioni a favore), anche Klopp deve accelerare dopo i due pari con cui ha esordito in Premier. 4-2-3-1 speculare per i due: il portoghese si affida a Willian, Hazard e Oscar per supportare Diego Costa; il tedesco lascia fuori Benteke e schiera Firmino come punta centrale, piazzando alle sue spalle Lallana, con Milner e Coutinho sulle fasce. La sorpresa per i Blues è in mediana, dove viene escluso a sorpresa Fabregas in favore di Mikel e Ramires, ma la scelta di Mou paga dopo soli 4 minuti: Azpilicueta fugge sulla sinistra e mette in mezzo, a rimorchio arriva il brasiliano che viene perso da Moreno e di testa batte comodamente Mignolet. Da lì, i Blues di fatto si rintanano a difesa del vantaggio e il Liverpool può progressivamente guadagnare metri, iniziando ad annusare la porta con due conclusioni di Lallana parate facilmente da Begovic. Il nazionale inglese è spesso il più avanzato dei Reds, visto che Firmino si abbassa molto per facilitare la manovra ma senza Benteke non c’è pericolosità in area. Di contro, le rare ripartenze del Chelsea sono affidate quasi esclusivamente alle volate di Willian mentre gli altri attaccanti fanno lavoro di gestione e contenimento. Gli uomini di Mourinho restano col baricentro troppo basso portandosi il nemico in casa e al termine del recupero del primo tempo – anzi, oltre di quasi 30 secondi – Coutinho riceve palla al limite, aggira Ramires e la piazza a fil di palo con un sinistro delizioso. L’espressione dello Special One, che già era sulla soglia del tunnel degli spogliatoi, è tutta un programma.
Al ritorno in campo, se possibile il Chelsea è ancora più intimorito e un paio di indecisioni nella propria area potrebbero già costare carissime. Hazard, in giornata assolutamente no, viene sostituito da Kennedy, che almeno porta un po’ di vivacità andando subito alla conclusione larga non di molto. Klopp vuole vincerla e inserisce Benteke per Milner, schierando i suoi con una sorta di 4-4-2. E’ la mossa vincente: a 15 minuti dal termine l’ex Aston Villa su un lancio lungo fa sponda per Coutinho che la mette giù appena dentro l’area, se la sposta sul destro e anche grazie a una deviazione di Terry batte Begovic. Il Chelsea, paradossalmente, prende gol nel suo momento migliore, appena dopo aver reclamato l’espulsione di Lucas Leiva per secondo giallo e aver sfiorato il vantaggio con un pallonetto di Oscar da metà campo sventato da Mignolet. E da lì non si riprende più: la mossa della disperazione dell’inserimento di Falcao, passando a 4 punte, ha l’unico effetto di aprire il campo al contropiede mortifero del Liverpool, che fallisce due volte il 3-1 con Moreno e Benteke, per poi trovarlo ancora con il neo entrato che riceve dalla destra e realizza con un preciso diagonale. Klopp ottiene la sua prima vittoria in Premier, l’incubo per Mourinho continua: sarà stato l’ultimo atto?
Estremamente laconico al termine della gara il tecnico portoghese: "Mi dispiace tanto, ma non ho niente da dire". Richiesto di un messaggio ai tifosi del Chelsea, ha detto: "I tifosi non sono stupidi", aggiungendo di non essere preoccupato in merito a un eventuale esonero.