Il belga: "Mourinho ha bisogno dei giocatori. Conte ossessionato dalla vittoria, Spalletti come me"
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Radja Nainggolan torna a parlare di Roma, come sempre a cuore aperto: "Tornerei a piedi domani ma se tornassi e i risultati restassero quelli di questo periodo, pagherei come tutta la squadra e rovinerei il bel rapporto che c'è oggi coi tifosi". Su Mourinho: "Parlando con tanti giocatori che l'hanno avuto so che è una grandissima persona ma come tutti gli allenatori ha bisogno dei giocatori. Questa Roma non è quella di dieci anni fa". Poi una precisazione sulla Juventus: "Non la odio, la mia sfida è vincere contro i più forti: per questo a Roma avevo detto che non ci sarei andato".
Il Ninja, nell'intervista al canale Twitch OCW Sports, parla anche di Spalletti e Conte. Così dell'attuale allenatore del Napoli: "Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, non ha paura di nessuno: mi rivedo caratterialmente in lui. Ha sempre camminato dritto e fisicamente è un animale: all'Inter avevo la camera vicino alla palestra e all'una di notte faceva le trazioni! Con Totti? Francesco voleva decidere la fine della sua carriera, se lo meritava. Ma Spalletti aveva le sue ragioni".
Infine sul tecnico del Tottenham: "Ossessionato dalla vittoria. Con lui non ho giocato tanto all'Inter e potrei dire che è scarso ma non sono il tipo. Sono onesto e lui è forte, un grandissimo allenatore. Mi ha detto le sue idee, io per sei mesi mi sono messo in gioco ma non ho avuto possibilità e così me ne sono andato".