Il brasiliano del West Ham, sotto indagine per presunte combine nella stagione 2022-2023, avrebbe buttato il proprio telefono prima della fine delle indagini e ora le accuse a suo carico aumentano gravemente
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La vicenda sulle presunte scommesse di Lucas Paquetá si arricchisce di altri importanti elementi. Il calciatore del West Ham era stato messo sotto indagine dalla Federcalcio inglese circa un anno fa per delle combine in Brasile, suo luogo natale, su delle ammonizioni con la maglia degli Hammers. I cartellini gialli finiti nel mirino della FA sono quelli rimediati dall'ex Milan tra novembre 2022 e agosto 2023 contro Leicester, Aston Villa, Leeds e Bournemouth.
Per potere andare a fondo in questa vicenda, l'organo di governo del calcio d'oltremanica ha dovuto sequestrare il telefono di Paquetá per ben due mesi. L'obiettivo? Messaggi o movimenti bancari che potessero collegare il centrocampista verde-oro alle giocate illegali in Brasile. Secondo The Sun, però, i guai per il classe '97 arrivano nel momento in cui la FA decide di restituirgli lo smartphone.
Il giocatore ha infatti deciso, non si sa ancora perché, di buttarlo e il tutto è venuto a galla quando la Football Association aveva chiesto indietro il cellulare per un supplemento di analisi. Ora le accuse nei confronti di Paquetá diventano ancor più gravi: oltre a quelle di scommesse illegali e di mancata collaborazione si aggiunge infatti quella di ostacolo alle indagini.
Il prossimo marzo dovrebbe esserci l'udienza per il procedimento contro il brasiliano ma in Inghilterra dicono che il verdetto potrebbe anche non arrivare prima dell'estate 2025. Quella in corso, quindi, rischierebbe di essere addirittura l'ultima stagione di Lucas Paquetá: tra le ipotesi che metteranno fine alla vicenda ci sarebbe anche la squalifica a vita.