I Blues cadono 5-3 a Anfield e vengono raggiunti a 63 punti dai Red Devils (1-1 interno con il West Ham): sono entrambe a +1 sul Leicester
Acque agitatissime in Premier League per quanto riguarda le ultime due qualificazioni alla Champions. Il Liverpool rifila infatti un sonoro 5-3 al Chelsea, ora a 63 punti come il Manchester United, mentre il Leicester quinto è a 62. Per i Blues, sotto di tre gol, la rimonta della ripresa non basta. I Red Devils, impegnati domenica proprio a Leicester, non vanno invece oltre l'1-1 contro il West Ham. Per gli Hammers la salvezza è aritmetica.
LIVERPOOL-CHELSEA 5-3
Il Liverpool non avrebbe più reali obiettivi per cui lottare in campionato, ma non spiegatelo a Jurgen Klopp. I suoi Reds raccolgono infatti la vittoria numero 31 in 37 partite, salgono a 96 punti in classifica e creano qualche grattacapo al Chelsea. Non tanto per la scoppola rimediata a Anfield, quanto per una classifica che a una giornata da fine campionato diventa affollatissima in zona Champions (Blues a 63 con il Manchester United, che chiuderà il campionato sul campo del Leicester che insegue a 62 al quinto posto). La partita inizia con l'incornata di Mount che sorvola la traversa ma testimonia la fame di punti del Chelsea. Il Liverpool però è addirittura vorace e si porta in vantaggio al 23', quando Naby Keita strappa via il pallone a Willian, punta la porta di Kepa e lascia partire una sassata che termina sotto la traversa. I campioni d'Inghilterra non si fermano qui, dato che Wijnaldum sfiora il raddoppio (sul suo colpo di testa è puntuale Kepa), realizzato su punizione da Alexander-Arnold al 38'. Proprio Wijnaldum cala il tris al 44' in mischia, ma prima dell'intervallo Giroud accorcia per il Chelsea. Liverpool arrembante anche a inizio ripresa, con Salah che fraseggia con Firmino ma poi grazia Kepa.
Non altrettanto fa lo stesso Firmino, che al 55' segna il quarto gol per i Reds incornando in rete il delizioso cross di Alexander-Arnold. Ancora una volta Salah potrebbe ulteriormente chiudere una partita che sembra in realtà già chiusa. Non lo fa, e improvvisamente il Chelsea si risveglia. Troppo tardi: al 61' si scatena Pulisic che serve a Abraham un pallone che va solo depositato in rete. Quindi con un'altra azione deliziosa per poco non trova la gloria personale. I Blues si sono però rinvigoriti, e gli ingressi di Milner e Jones non arrestano il loro grande momento. Sfruttato ancora una volta da Pulisic, servito al 73' da Hudson-Odoi e capace di fulminare Alisson con un destro che finisce sotto l'incrocio. L'impressione è che gli uomini di Lampard possano incredibilmente trovare il pareggio, ma inevitabilmente concedono spazi agli avversari. E il Liverpool, che si riscopre nuovamente vorace, ne approfitta. Così all'84' Robertson si fa tutto il campo di corsa e regala al freschissimo Oxlade-Chamberlain (appena entrato in campo) il pallone del pokerissimo. Quello che complica tutto al Chelsea in ottica Champions.
MANCHESTER UNITED-WEST HAM 1-1
I Red Devils confermano il momento non troppo brillante dopo la pesante sconfitta in Fa Cup e, pur trovando il tredicesimo risultato utile consecutivo in Premier League, non riescono ad avere la meglio su un tenace West Ham alla fine di una partita più combattuta di quanto fosse pronosticato alla vigilia. Il match, povero di emozioni durante i primi 45 minuti, si sblocca quasi per caso nel recupero, a pochi secondi dall’intervallo: Rice calcia dalla distanza, Pogba colpisce istintivamente il pallone con le mani in area per evitare di prenderlo sul volto, e dopo la verifica al Var l’arbitro Tierney assegna il rigore. Antonio, uno degli uomini chiave dell’ultima parte di stagione degli Hammers, trasforma spiazzando De Gea. Gli uomini di Solskjaer ci mettono relativamente poco a riequilibrare le sorti dell'incontro: cinque minuti dopo l’intervallo, infatti, pareggiano grazie a uno spettacolare scambio fra Martial e Greenwood, con il classe 2001 che riceve l’ultimo passaggio e supera con freddezza Fabianski.
Da lì in poi, però, l’intensità messa in campo dalle due squadre non si tramuta in occasioni degne di nota, fino al triplice fischio che conferma il risultato di parità. Il punto conquistato dal Manchester United potrebbe rivelarsi comunque decisivo nella corsa alla Champions League: domenica c’è lo scontro diretto contro il Leicester e agli uomini di Solskjaer basterà un altro pari per entrare fra le prime quattro. Festeggia invece, dall’altra parte, la squadra di David Moyes (ex non troppo rimpianto della partita odierna): con il pareggio, infatti, il West Ham è aritmeticamente salvo.