I club si sono espressi contro una sospensione del campionato nonostante l'impennata di casi nel paese e tra i calciatori
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La Premier League ha deciso di non fermare il programma natalizio delle partite, nonostante l'impennata dei casi di Covid-19 in Inghilterra e tra i calciatori. In una videoconferenza i proprietari dei club hanno discusso della possibilità di posticipare un turno di partite durante il periodo festivo dopo che alcuni grossi focolai di coronavirus avevano già portato al rinvio di sei partite nell'ultimo turno.
Alcune squadre (tra cui, secondo The Athletic, Liverpool e Arsenal) avevano suggerito di spostare le partite in programma dal 28 al 30 dicembre a una data successiva, ma, secondo diversi media britannici, la maggior parte dei club ha ritenuto che fosse una strategia rischiosa e ha preferito continuare a giocare. Un eventuale rinvio avrebbe comportato un costo economico troppo elevato per la Premier e notevoli problemi organizzativi alle squadre che hanno già avuto diverse partite rinviate.
Si giocherà dunque regolarmente il 26 dicembre, Boxing Day, l'ultima gara del girone d'andata, poi tra il 28 e il 30 e tra l'1 e il 3 gennaio le prime due gare del girone di ritorno. Dopodiché ci sarà la pausa di due settimane già prevista dal calendario.
La Premier ha chiarito ai club che dovranno utilizzare i giocatori idonei dell'Under 21 per sopperire ad eventuali assenze in prima squadra causate da Covid, infortunio o malattia.