I Reds passano 6-3 a Londra e salgono a +4 sui Blues, che pareggiano con l’Everton. Amorim cade 3-0
La 17ª giornata di Premier League vale il ritorno al successo per il Liverpool, vincente 6-3 sul Tottenham: doppiette per Salah e Luis Diaz. I Reds tornano così a sorridere e si portano a +4 sul Chelsea, fermato invece sullo 0-0 dall’Everton. Ennesimo k.o. per il Manchester United, sconfitto 3-0 dal Bournemouth a Old Trafford. Stesso risultato per i Wolves a Leicester. Nessun gol tra il Fulham e il nuovo Southampton di Juric (non in panchina).
TOTTENHAM-LIVERPOOL 3-6
Forte dei cinque gol rifilati al Southampton ultimo in classifica nella scorsa giornata, il Tottenham ospita a Londra il Liverpool capolista. A sfiorare il vantaggio è subito la formazione di Slot al 18’: Salah si inventa una gran giocata e colpisce la traversa con un destro potente. I Reds passano quindi avanti al 23’: Luis Diaz vola di testa sul cross di Alexander-Arnold e porta gli ospiti sull’1-0. Al 36’ arriva anche il raddoppio firmato Mac Allister, bravo a inserirsi in area con i tempi giusti e a trafiggere Forster con un’altra incornata vincente. Il Liverpool è in totale controllo, ma al 41’ Maddison riesce ad accorciare le distanze per gli Spurs con un bel destro da fuori area. A ridare due gol di vantaggio ai Reds nel recupero del primo tempo è allora Szoboszlai, con Salah a siglare poi il poker al 55’. L’egiziano si ripete quindi cinque minuti più tardi, per il 5-1 Liverpool. Kulusevski e Solanke riescono poi a rendere meno amaro il parziale per i londinesi tra il 72’ e l’83’, prima del 6-3 finale di Luis Diaz all’86’. Il Liverpool torna al successo dopo due pareggi in campionato e sale a 39 punti in vetta alla classifica, portandosi a +4 sul Chelsea: i Reds hanno poi sempre da recuperare il derby con l’Everton. Brutta battuta d’arresto invece per il Tottenham, che resta undicesimo con 23 punti.
EVERTON-CHELSEA 0-0
Il Chelsea non riesce a mettere pressione al Liverpool e si incarta sulla difesa dell'Everton: 0-0 e tanti rimpianti per Maresca. Goodison Park assiste a un match vibrante sin dai primissimi minuti, coi Blues all'attacco con uno scatenato Pedro Neto. L'ex Wolves impegna Pickford, pericolosi anche Palmer e Jackson: quest'ultimo costringe il portiere inglese a un grandissimo intervento. Il Chelsea spinge e attacca, ma rischia nel finale di tempo: Sanchez è decisivo per Mangala, 0-0 al riposo nonostante il 24% di possesso palla per i Toffees. Nella ripresa Sanchez salva su Iliman Ndiaye, mentre Neto spinge ancora per i Blues. Pickford è ancora decisivo su Enzo Fernandez ed esulta come se avesse fatto un gol, mentre al 77' i Blues rischiano: Adarabioyo salva sulla linea ed evita la rete della beffa di Ndiaye. Recupero brevissimo e nessuna chance nel finale per il Chelsea, che pareggia 0-0. Maresca sale a 35 punti e resta all'inseguimento del Liverpool, Everton a quota 16 col Crystal Palace: è +4 sulla terzultima.
MANCHESTER UNITED-BOURNEMOUTH 0-3
Prosegue la crisi del Manchester United, che in una settimana ha già cancellato il successo sul Man City perdendo due gare consecutive: dopo il Tottenham ecco il Bournemouth, che vince 3-0 all'Old Trafford. Amorim esclude Rashford per la terza gara consecutiva e lo spinge verso l'addio a gennaio, affidandosi a Diallo: è lui il primo a impegnare Kepa, poi Semenyo spaventa Onana. Kluivert spreca il possibile vantaggio delle Cherries, che passano al 29': Christie pesca Huijsen su calcio piazzato, l'ex Juve è smarcato e svetta per l'1-0. Bruno Fernandes prova a trascinare lo United verso il pari, ma lo spreca due volte. Nella ripresa entrano Garnacho e Hojlund, mentre lascia il campo un nullo Zirkzee. Bruno Fernandes chiude la gara a centrocampo, ma questo non basta per evitare il crollo del Manchester United. Semenyo spreca il bis del Bournemouth, che piazza un letale uno-due in due minuti. Prima ci pensa Kluivert, che insacca su rigore al 61' (fallo di Mazraoui), poi proprio Semenyo: ripartenza letale e Onana battuto, United sotto 3-0 in casa. Hojlund e Garnacho sbagliano per i Red Devils, che tremano sui rischi presi da Onana e non trovano mai la porta: malissimo quest'oggi Diallo. Kerkez flirta col poker del Bournemouth, che gestisce la sfida nei minuti finali. Yoro sfiora la rete nel recupero, ma arriva l'ennesima sconfitta per lo United: i Red Devils hanno subito 17 gol in nove gare con Amorim e hanno perso tre gare nelle ultime quattro di Premier League. La classifica piange, col 13° posto e 22 punti in 17 turni. Sogna invece il Bournemouth, che è quinto con 28 punti e "vede" la Champions, distante solo tre lunghezze.
FULHAM-SOUTHAMPTON 0-0
Punto prezioso per il Southampton, che regge in trincea per novanta minuti e ferma il Fulham sullo 0-0. Ivan Juric non effettua ancora il suo debutto in panchina per questioni di visto: squadra al traghettatore Simon Rusk, ma si vedono sia il 3-4-2-1 che la compattezza difensiva tipiche del croato. Il suo Southampton rischia grosso su Iwobi e tiene il colpo nel diluvio di Craven Cottage, contro un Fulham che spinge senza sfondare: doppia chance per Wilson e c'è un grande Robinson, ma è 0-0 al riposo. Nella ripresa Dibling, obiettivo dello United, viene sostituito da Archer e i Saints alzano il baricentro: chance per Armstrong, che risponde all'onnipresente Robinson e spaventa Leno. Nel finale riprende l'assalto del Fulham, ma i Cottagers si trovano di fronte un Ramsdale che è tornato quello dell'Arsenal: grandissime parate su Wilson e Iwobi per proteggere lo 0-0. Il portiere salva anche su Adama Traoré mentre, nel recupero, è il Southampton a provarci senza esito con tre corner. Finisce 0-0 e i Saints, sempre ultimi, salgono a 6 punti: -6 dalle penultime (Wolves e Ipswich) e -8 dalla salvezza per Juric, servirà un'impresa. Fulham sempre nella top-10, con 25 punti: Cottagers a braccetto col Brighton e vicinissimi all'Europa.
LEICESTER-WOLVERHAMPTON 0-3
Vitor Pereira realizza un debutto da sogno sulla panchina del Wolverhampton: 3-0 sul Leicester e zona-salvezza più vicina. Nelle fila dei Wolves debutta il nuovo tecnico e tutta la squadra rivitalizzarsi di colpo, nonostante un rischio iniziale sul tentativo di Jamie Vardy. Baricentro altissimo per gli arancioneri, che passano al 19': è Gonçalo Guedes a sbloccare la sfida con gran tiro. José Sa evita il pari di Mavididi e il Wolverhampton torna in pienissimo controllo dei ritmi e del gioco, raddoppiando al 36'. Follia di Justin, che lascia correre un pallone e mette in difficoltà Ward: il portiere si affretta a tentare il rinvio, ma Rodrigo Gomes lo anticipa e insacca in gol. Vardy è l'anima del Leicester e ha una nuova chance, ma al 44' ecco il tris degli ospiti: Guedes fa l'assist e Matheus Cunha non sbaglia. Quattro cambi nel giro di dieci minuti per van Nistelrooy nella ripresa, ma i suoi non riescono a riaprire i giochi. Vardy colpisce l'esterno della rete e ha un'altra chance, poi risale in cattedra Cunha: doppia occasione sprecata per il poker dei Wolves. La musica non cambia nel finale, con Vardy unica luce per le Foxes e André che si mangia il poker ospite. Finisce dunque 3-0 e i Wolves sorridono: aggancio all'Ipswich a 12 punti e -2 dalla salvezza. La quartultima è proprio il Leicester, che subisce un altro ko: è il nono in Premier, zoppicante il nuovo corso con van Nistelrooy.