I Gunners non hanno un attaccante: Merino non fa la differenza, Bowen firma l'1-0 degli Hammers. Rimonta e 2-2 per Amorim, vince il Tottenham
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La 26a giornata della Premier League rischia di dare una mazzata ai sogni di gloria dell'Arsenal. Senza centravanti, Arteta lancia Merino da falso nueve e stecca: vince 1-0 il West Ham, il Liverpool può volare a +11. Pari in rimonta del Manchester United (2-2): Bruno Fernandes e Ugarte evitano il ko contro l'Everton. Cadono Bournemouth e Fulham, esulta il Tottenham: 4-1 sull'Ipswich. Juric esce dal St. Mary's tra i fischi: poker del Brighton. Il Chelsea perde 2-1 in casa dell'Aston Villa.
ARSENAL-WEST HAM 0-1
Il mese di febbraio rischia di risultare decisivo per l'Arsenal, che crolla contro il West Ham: 1-0 nel derby londinese, domani il Liverpool può volare a +11. Arteta è senza centravanti e prova a fare di necessità virtù: Merino falso nueve, Nwaneri e Trossard ai suoi lati. Sia l'ex Real Sociedad che il giovane talento dell'Academy hanno le polveri bagnate e, dopo la mezz'ora, risale di tono il West Ham. Wan-Bissaka e Bowen sono i migliori degli Hammers e, non a caso, confezionano il gol: apre e chiude l'esterno offensivo, con l'incornata di testa di Bowen al 44'. Il West Ham chiude sull'1-0 dopo il primo tempo e sfiora anche il raddoppio in avvio di ripresa, mentre Arteta prova a creare opzioni offensive coi terzini e i pochi giocatori rimasti. L'Arsenal sembra poterla riaprire ma, al 72', resta in dieci: fallo pericoloso di Lewis-Skelly (subentrato a Calafiori) su Kudus, l'arbitro rivede e opta per il rosso. Arteta prova a inserire Sterling, ma i suoi sprecano con Gabriel e White. Finisce dunque 1-0 ed è una brutta mazzata per i Gunners, che si fermano a 53 punti. Il West Ham, invece, aggancia il Manchester United a quota 30.
BOURNEMOUTH-WOLVERHAMPTON 0-1
Vittoria che potrebbe cambiare per sempre la corsa-salvezza, per il Wolverhampton: 1-0 su un Bournemouth in dieci, ed ecco il +5 sulla terzultima. Spingono subito gli ospiti, che colpiscono un palo con Semedo e impegnano due volte Kepa: il portiere è decisivo su Bellegarde e Cunha, difendendo la sua porta. Kluivert risponde ma, alla mezz'ora, il Bournemouth resta in dieci: intervento a piede alto di Zabarnyi su Ait-Nouri, revisione al Var ed è rosso. Tiago Sà evita comunque la rete delle Cherries, pericolose con Ouattara, poi ecco il gol del Wolverhampton. La sblocca ovviamente Matheus Cunha, che approfitta dell'errore di Hill e della marcatura incerta di Huijsen: è 1-0 al 36'. I Wolves inseriscono anche Strand Larsen per alzare il proprio baricentro e dominano nella ripresa, sprecando una clamorosa chance per il raddoppio con Munetsi. Nel finale i Wolves controllano e sfiorano ancora il bis: decisivo Kepa su Pedro Lima. Vince la formazione ospite, che sale a 22 punti: +5 sulle terzultime Leicester e Ipswich. Il Bournemouth resta a quota 43 e può perdere terreno nella corsa alle coppe.
IPSWICH-TOTTENHAM 1-4
Terzo successo consecutivo per il Tottenham, che sembra uscito dal baratro: è 4-1 sull'Ipswich. L'avvio è pazzesco per i padroni di casa, che potrebbero essere sul 3-0 dopo cinque minuti: Delap spreca altrettante occasioni e ne crea altre due nel primo quarto d'ora. Quando sbagli troppo vieni punito e, infatti, così accade: Son ispira Brennan Johnson ed è 1-0 al 18'. Marcatura decisamente allegra dell'ex atalantino Ben Godfrey, che è in confusione e si ripete otto minuti dopo: medesima azione e doppietta di Johnson che sembra condannare l'Ipswich. I padroni di casa però accorciano al 36' con Hutchinson e sfiorano due volte il pari, prima di vivere una ripresa più sofferta. Gli Spurs vogliono chiudere la gara e attaccano, segnando al 77': Maddison ispira per l'ex genoano Spence, ecco il tris. Passano sette minuti e Kulusevski cala anche il poker, che fa esultare definitivamente gli Spurs. Tottenham a quota 33 punti e davanti al Manchester United, l'Ipswich resta terzultimo con 17 punti.
FULHAM-CRYSTAL PALACE 0-2
Il Crystal Palace si conferma la bestia nera del Fulham, che non tira in porta e viene sconfitto 2-0. Spingono subito i Cottagers, ma rischiano in ripartenza: Mateta colpisce l'esterno della rete, Leno salva su Eze. La rete del Crystal Palace, meno lezioso nel possesso palla e più efficace in zona-gol, sembra nell'aria e arriva nel modo più inatteso. Siamo al 37' quando, su azione da corner, Lacroix provoca la deviazione e l'autorete dell'ex doriano Andersen. Nella ripresa Mateta si vede annullare il raddoppio del Crystal Palace per offside ed Eze lo sfiora, prima dell'effettivo gol. Una rete che arriva al 66', con l'assist di Mateta e il grande inserimento di Munoz: l'ex Genk non sbaglia a tu per tu con Leno, è 2-0. Il Fulham non tira mai in porta e affonda definitivamente, fermandosi a 39 punti. Ottimo successo per le Eagles, che salgono a quota 33 e restano in scia al Tottenham.
SOUTHAMPTON-BRIGHTON 0-4
Prosegue il calvario del Southampton, che incassa la 21a sconfitta stagionale: 4-0 in casa dal Brighton, tra i fischi del St. Mary's Stadium. Si mette subito male per Juric, costretto a schierare Aribo nel terzetto difensivo: i Saints perdono infatti anche Bednarek e vanno in piena emergenza. Ramsdale salva su Rutter e Mitoma spreca, ma il Brighton sta dominando e passa al 23': apre e chiude Joao Pedro, che supera il portiere con uno scavetto sull'uscita. Il Southampton ha una timida reazione con Weligton e Sulemana, ma affonda definitivamente nella ripresa. Il momento che spegne i Saints è l'annullamento della rete di Archer nei primissimi minuti: la squadra, che sognava il pari, esce totalmente dalla gara. Ne approfitta dunque il Brighton, che sfrutta gli errori continui di Aribo: Minteh serve Rutter per il raddoppio al 57', poi ecco il tris di Mitoma (71'). Nel mezzo, una bella parata di Ramsdale e un gol clamorosamente sprecato da Yankuba Minteh. I Seagulls sono in pieno controllo e calano anche il poker, con la pessima fase difensiva del Southampton e il gol di Hinshelwood (81'). La squadra di Juric è ormai negli spogliatoi e rischia anche la Caporetto, evitata da Ramsdale con le grandi parate su Minteh e Baleba. Finisce dunque 4-0 per il Brighton, che si rilancia nella corsa alle coppe salendo a 40 punti. Sempre ultimo il Southampton, con dei numeri disastrosi: nove punti e 61 gol subiti, nonostante le numerose parate di Ramsdale.
EVERTON-MANCHESTER UNITED 2-2
Bruno Fernandes e Ugarte salvano il Manchester United che, sotto 2-0 al 71', pareggia 2-2 sul campo dell'Everton, con i Toffees che sprecano la possibilità di centrare la quinta vittoria nelle ultime sei partite di Premier. Eppure, le premesse per i padroni di casa sono ottime: al 19', dopo una lunga e confusa azione da calcio d'angolo, la palla arriva all'ex Udinese Beto che conclude di prima mettendo il pallone di controbalzo sotto la traversa. E la situazione sembra ulteriormente migliorare al 33', quando dopo una parata di Onana Harrison diventa un campanile ribadito in porta di testa da Doucouré, che regala il doppio vantaggio ai suoi. E nel lungo recupero del primo tempo, così come a metà ripresa, avrebbe pure l'occasione del 3-0, ma non la sfrutta. Errori fatali, perché al 72' Bruno Fernandes riapre la partita con una splendida punizione all'angolino basso sul palo di Pickford, che fa il movimento opposto e viene battuto in controtempo. L'episodio riaccende lo United che, otto minuti dopo, pareggia: da un altro calcio da fermo, la sfera arriva al limite dell'area, con Ugarte che controlla e dopo qualche passo trova uno splendido sinistro che vale il 2-2. Brivido ospite, però, negli ultimi minuti: dopo una parata di Onana su Gueye, de Ligt trattiene in area Ashley Young. Madley assegna rigore, per poi toglierlo dopo on-field review. Finisce dunque in parità ed è un punto che soddisfa certamente più Amorim, che sale a 30 punti e resta a -1 da un Everton sprecone.
ASTON VILLA-CHELSEA 2-1
Rashford e Asensio cambiano la gara, l'Aston Villa la vince grazie alla papera di Jorgensen: è 2-1 sul Chelsea. Spingono subito i Blues, nonostante l'infortunio iniziale a Chalobah. Bastano nove minuti per il vantaggio, creato da una grande azione di Pedro Neto: salta Maatsen e mette in mezzo, dove Enzo Fernandez s'inserisce come un falco. La prima rete stagionale dell'argentino vale il vantaggio del Chelsea, che sfiora il bis col portoghese e poi rischia qualcosa: Jorgensen evita il pari di Watkins, vicino al gol Konsa. Da qui in poi ha inizio una gara dai ritmi altissimi, con le occasioni che fioccano: Palmer e Watkins trovano l'esterno della rete, Martinez salva su Gusto. Si va al riposo sul vantaggio dei Blues, che sfuma al 57': la rete è di Asensio, su assist di Rashford. L'arbitro aveva annullato tutto, ma il Var ristabilisce la rete. Il Chelsea rischia di perdere nuovamente punti e aggredisce il match: doppia occasione per Palmer, poco freddo a tu per tu con Martinez. L'Aston Villa protesta per un rigore (netto) non concesso e sfiora il gol con Malen. Para Jorgensen, che poi condanna il Chelsea buttandosi letteralmente il pallone in porta su un tiro innocuo di Asensio: doppietta dello spagnolo e clamoroso errore dell'ex Villarreal, che aveva scalzato Robert Sanchez. Il Chelsea, dunque, perde 2-1 e resta quinto con 43 punti: terzo ko nelle ultime quattro gare per Maresca, il Newcastle (41) potrebbe scavalcarlo. Tra le due squadre, ora, c'è l'Aston Villa (42).