La Roja batte il Perù 2-0, Sanchez in campo nel finale dopo le polemiche con l'Inter, esordio con ko per l'attaccante del Benevento. Seleçao in testa
Due gol dell’interista Arturo Vidal, al 19’ e al 34’, regalano al Cile la prima vittoria nel girone di qualificazione sudamericano ai Mondiali 2022: battuto 2-0 il Perù di Gianluca Lapadula, che fa il suo esordio con la Blanquirroja entrando al 59’, senza pungere. Negli ultimi minuti spazio a Sanchez, dopo le polemiche fra l’Inter e il ct cileno Rueda. Nell’altra partita, Firmino decide nella ripresa la sfida tra Brasile e Venezuela.
CILE-PERÙ 2-0
Sono strani gli incroci del destino fra l’Inter e la nazionale del Cile: dopo le polemiche della vigilia e il duro botta e risposta fra il ct Reinaldo Rueda e il club nerazzurro sulla gestione delle condizioni fisiche di Alexis Sanchez, è un altro interista, Arturo Vidal, a risolvere la pratica Perù e regalare la prima vittoria alla Roja nel girone di qualificazione ai Mondiali 2022. Le reti arrivano entrambe nel primo tempo: la prima, spettacolare, al 19’, con una bordata da quasi trenta metri di destro che si insacca esattamente sotto l’incrocio dei pali alla sinistra di un attonito Pedro Gallese. La seconda al 34’, da opportunista, sfruttando una palla vagante in area a pochi passi dalla linea di porta. Nella ripresa, per provare a ribaltare le sorti del match, il tecnico peruviano Ricardo Gareca butta nella mischia Gianluca Lapadula: l’attaccante del Benevento (nato a Torino da padre italiano e madre peruviana) entra al 59’ e ci mette poco a rendersi pericoloso, pur trovando sulla sua strada un ottimo Claudio Bravo. Per lui, e per gli ospiti in generale, non ci saranno però altre occasioni di rilievo. All’83’ Sanchez fa il suo ingresso in campo (nella speranza di mettere la parola fine alle polemiche), mostrando una buona condizione e avvicinandosi subito al tris, negatogli dalla parata di Gallese. È l’ultima occasione di una partita che permette al Cile di rialzarsi dopo la sconfitta con l’Uruguay e il pari con la Colombia, mentre il Perù deve ancora centrare il primo successo nel girone sudamericano.
BRASILE-VENEZUELA 1-0
La nazionale verdeoro del commissario tecnico Tite resta l’unica a punteggio pieno nel girone di qualificazione, e approfittando del pareggio dell’Argentina si gode la vetta in solitaria dopo tre giornate. La prestazione complessiva fornita dalla Seleçao al Morumbi di San Paolo contro il Venezuela è solida, con un andamento dell'incontro molto meno equilibrato rispetto a quanto suggerirebbe il punteggio. Nei fatti, però, il dominio dei padroni di casa è totale, con dati impressionanti sul possesso palla (74% per i brasiliani) e sui passaggi (623 a 223), e complessivamente 11 conclusioni per Firmino e compagni contro appena 4 tentativi della Vinotinto. Per sbloccare il punteggio, però, bisogna attendere addirittura il 66’: l’ex milanista Paquetà serve sulla destra Everton, il cross dalla destra di quest’ultimo viene debolmente rinviato da Machis (pressato da Renan Lodi e Gabriel Jesus) e diventa un assist involontario per Roberto Firmino, che da due passi non sbaglia. Gli ospiti non hanno davvero la forza per imbastire una trama di gioco convincente e reagire: vince il Brasile, che fa quindi tre su tre dopo i successi contro Bolivia e Perù. Per il Venezuela, invece, avvio da incubo, con tre ko in altrettanti match e neanche un gol messo a segno.