L'anticipo di lusso del campionato portoghese è finito in una serie di colpi proibiti che hanno coinvolto giocatori, steward e fotografi
E' finito con una rissa da far west il big match di ieri sera del campionato portoghese tra Porto e Sporting Lisbona. Il risultato finale è stato di 2-2, risultato che consente ai prossimi rivali della Lazio in Europa League di mantenere sei punti di vantaggio sullo Sporting, ma questa 'classica' del calcio lusitano verrà ricordata per la zuffa scatenatasi nel finale, con botte stile far west a causa della quale sono stati espulsi Pepe, Marchesin, Palhinha e Tabata. In precedenza, durante la partita, era stato espulso anche Coates.
Così oggi il quotidiano sportivo 'A Bola' titola in prima pagina "Tossico" inserendo nella O di questa parola il disegno di una maschera antigas, e chiede l'apertura di un'indagine sull'accaduto, mentre il titolo dell'altro giornale 'Record' è "Vergogna". In prima pagina viene anche sottolineato che "il finale del 'Clasico' è stato caratterizzato da aggressioni, espulsioni e sputi che hanno visto coinvolti giocatori, steward, fotografi ed elementi presenti ai margini della partita. Matheus Reis (difensore dello Sporting ndr) è stato selvaggiamente aggredito da elementi della panchina avversaria". Il motivo scatenante sembra sia legato a un palla finita in rimessa laterale e nascosta dai barellieri seduti a bordo campo. Fabio Coentrao ha reagito spintonando uno dei colpevoli. Il Var non ha stabilito nessuna sanzione per Coentrao, mentre sono stati espulsi due barellieri. Per la squadra di Sergio Conceicao, insomma, un modo tutt'altro che tranquillo di avvicinarsi all'appuntamento di giovedì prossimo contro i biancocelesti di Maurizio Sarri.