La mamma-procuratore va giù duro: "Presto sarà a pane, acqua e prigione sotterranea"
Il caso Rabiot continua a tenere banco in casa Psg. E a riaccendere le polemiche sulla questione ci ha pensato la madre-agente del calciatore. "Qui si sta attaccando il lato umano - ha spiegato mamma Veronique all'Equipè scagliandosi contro i dirigenti del club -. Adrien è un prigioniero, è addirittura tenuto in ostaggio del PSG". "Presto sarà a pane, acqua e prigione sotterranea - ha aggiunto -. E' un ambiente crudele".
Ci va giù duro la mamma di Rabiot per descrivere la situazione del figlio a Parigi in merito al braccio di ferro col Psg dopo la decisione del giocatore di non rinnovare il contratto in scadenza a giugno e le polemiche per il suo avvistamento in una discoteca durante l'eliminazione della squadra di Tuchel dalla Champions. Il club ha deciso di usare il pugno duro, sospendendo il giocatore fino al 27 marzo e a breve non si può escludere anche l'ipotesi di una rescissione.
Una situazione complicata, che la madre di Rabiot descrive senza mezzi termini e puntando il dito contro il Psg. "Adrien si sente male per tutto ciò che sta accadendo - ha spiegato la donna -. Adrien si allena, ma non voglio dirti dove, con chi e come. Un calciatore di alto livello come il suo, che non è infortunato, non può stare 13 giorni senza allenarsi. E questo perché l'accesso al campo del PSG gli è totalmente proibito".
Poi la difesa del comportamento del figlio nella sua sfera privata. "Perché il PSG vuole prendersi cura anche della vita privata di Adrien se non la vuole più? Vogliono che si mette il pigiama alle nove in punto, prima della partita, per andare a letto alle 11?", ha tuonato Veronique. "Queste persone non conoscono il ritmo di vita dei giocatori? Quando un giocatore gioca e fa il suo lavoro, ha un ritmo di allenamento. Deve prendersi cura di sé, che lo lascino vivere". Si attendono sviluppi...