L'ex stella brasiliana fermato in Paraguay
Due arresti in 48 ore per Ronaldinho in Paraguay. L'ex calciatore brasiliano è stato fermato ancora ad Asuncion, in Paraguay, con l'accusa di essere entrato nel Paese con un passaporto falso. Lo scrive il quotidiano ABC Color. Il nuovo arresto rappresenta un improvviso colpo di scena nella vicenda che sta coinvolgendo l'ex calciatore milanista, Pallone d'Oro 2005, giunto giorni fa in Paraguay con il fratello Assis, per presentare il suo libro "Genius of Life" e partecipare ad iniziative benefiche. Mercoledì i due erano stati fermati all'improvviso dalla polizia che aveva perquisito la loro residenza nel Yacht Resort alla periferia di Asuncion e aveva contestato a Ronaldinho il possesso di un documento di identità falso. Il giorno successivo l'ex atleta era stato arrestato e posto in detenzione domiciliare, ma poi rimesso in liberta'.
L'Ufficio del Pubblico ministero paraguaiano ha reso noto al riguardo via Twitter che "la Procura generale ha firmato un ordine di detenzione ed ha imputato all'ex calciatore Ronaldinho l'uso di un documento pubblico di contenuto falso chiedendo una misura cautelare di prigione preventiva".
Successivamente lo stesso organismo ha diffuso attraverso la sua pagina Facebook un comunicato in cui ha indicato che l'ex atleta e suo fratello sono stati arrestati e consegnati al Gruppo speciale della polizia nazionale, a disposizione della magistratura". Intano i due sono stati visitati dal loro avvocato difensore, Alcides Cáceres Ibarra, che però dopo il colloquio si è ritirato dalla sede del Gruppo specializzato senza rilasciare dichiarazioni ai media. Alcuni organi di stampa ipotizzano anche il reato di riciclaggio.