L'attaccante inglese: "Con lui ci sono stati momenti in cui ho dubitato di me stesso, ho capito che dovevamo andarmene"
Ieri Wayne Rooney ha giocato l'ultima partita con la maglia dell'Inghilterra ed è ritornato sull'addio al Manchester United nell'estate del 2017 puntando il dito contro José Mourinho: "Nell'ultima stagione con i Red Devils ci sono stati momenti in cui ho pensato di non essere abbastanza forte per giocare. Nella finale di Europa League ho giocato solo un minuto, sono stati momenti imbarazzanti".
"Nella carriera di calciatore ci sono momenti in cui pensi: 'sono abbastanza bravo?' Mi è successo quando Mourinho mi lasciava in panchina, credevo di allenarmi bene ma non avevo la chance per dimostrarlo" ricorda Rooney, che prima di approdare in MLS ai Dc United ha giocato una stagione nella squadra che lo aveva lanciato, l'Everton.
"A febbraio avevamo vinto la League Cup, durante la partita Mourinho si era avvicinato per dirmi: 'voglio che alzi il trofeo'. Io ho pensato: 'ma se non ho giocato neanche un minuto!' Ma fu irremovibile così alla fine ho alzato la coppa. In quei momenti ho iniziato a pensare che dovevo assolutamente andarmene dal Manchester United" le parole dell'inglese.