L'organismo continentale condanna gli episodi di Rio de Janeiro ma non aprirà indagini né applicherà sanzioni
I gravi scontri andati in scena sugli spalti prima di Brasile-Argentina, partita valida per la qualificazione ai Mondiali 2026, rischiano di passare impuniti. L'inizio ritardato della sfida poi vinta dai campioni del mondo in carica al Maracanà, con le due squadre costrette a lasciare il campo prima del fischio di inizio per gli scontri tra tifosi, hanno portato a un comunicato della CONMEBOL sull'accaduto: "Condanniamo ogni forma di violenza".
Stop, finito. L'intervento dell'organismo continentale - il pari sudamericano della nostra Uefa - finisce qui: "A seguito degli eventi, CONMEBOL condanna ogni forma di violenza e coopererà con azioni volte a bandire la violenza, il razzismo, la xenofobia e la discriminazione".
Nessun intervento diretto verso le federazioni protagoniste né in merito all'organizzazione con una specifica chiara: "Si noti che CONMEBOL non è l'organizzatore delle qualificazioni alla Coppa del Mondo. Eventuali indagini e applicazioni di sanzioni sono di competenza esclusiva della FIFA".