Il norvegese si inceppa sul più bello quando conta: i numeri fanno riflettere
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Straordinario in campionato, quasi invisibile quando si fa sul serio nelle coppe. I numeri di Erling Haaland, stella del Manchester City, cominciano quasi a essere un caso. La punta norvegese ha deluso nella finale di FA Cup persa dai Citizens con i cugini dello United, alimentando una statistica negativa che lo vede protagonista da quando ha sposato il progetto dei campioni inglesi. Nelle sei finali disputate con il Manchester City infatti, il 23enne nato a Leeds non è mai andato a segno. Ancor peggio se consideriamo anche le semifinali disputate: così si arriva a un totale di 9 match giocati senza nemmeno una rete. Un dato che stupisce se osserviamo il suo andamento in Premier, dove invece Haaland è una sentenza: 63 i timbri lasciati in 66 presenze.
Focalizzandosi sulle nove partite 'incriminate', vediamo come l'ex Salisburgo non abbia fornito nemmeno un assist. I tifosi italiani lo ricordano a dir poco anonimo della finale Champions vinta contro l'Inter nella stagione 22-23 (nel medesimo anno è andato a secco sia in quella di Community Shield persa da Guardiola al cospetto del Liverpol sia in quella di FA Cup col trionfo del City ai danni del Manchester United). Venendo alla stagione che si sta per concludere, l'ex Salisburgo e Borussia Dortmund non ha esultato né in Supercoppa Europea contro il Siviglia vinta dai Citizens ai rigori, nè in Community Shield dove ha avuto la meglio l'Arsenal dal dischetto. Fino ad arrivare alla finalissima di Wembley di sabato, con Haaland senza gol e preso di mira sui social.