Con il 3-0 a tavolino la squadra di De Biasi si avvicina a una storica qualificazione agli Europei del 2016
Il Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna ha deciso di ribaltare le precedenti decisioni dell'Uefa sulla partita del 14 ottobre scorso fra Serbia e Albania, valida per gli Europei del 2016, assegnando la vittoria per 3-0 a tavolino alla Nazionale di Tirana. Gli albanesi, allenati da Gianni De Biasi, agganciano così la Danimarca al secondo posto del gruppo I e vedono una storica qualificazione alla fase finale degli Europei del 2016.
Il Tas ha ribaltato la decisione della Uefa che, in seguito agli incidenti scoppiati in campo e sugli spalti dopo che un drone con la bandiera del Kosovo aveva sorvolato il campo, aveva assegnato la vittoria a tavolino per 3-0 ai serbi e allo stesso tempo li aveva penalizzati di 3 punti e obbligati a giocare due match a porte chiuse. La partita venne sospesa al 41° del primo tempo, e dopo un'attesa di altri 50 minuti all'arbitro inglese Martin Atkinson non restò che prendere atto che non c'erano proprio le condizioni per riprendere il gioco, e quindi sospese la gara. Le due nazionali erano state anche punite con un'ammenda pecuniaria di 100.000 euro.
La notizia è stata data dal presidente della Federcalcio albanese Armando Duka. Esaltato anche il premier albanese che su Facebook ha subito scritto: "Super! Ecco cosa vuole dire giustizia europea".
"Finalmente è stata ristabilita la giustizia, quella con la 'g' maiuscola: ora le chance di qualificazione sono più alte". Gianni De Biasi, commissario tecnico dell'Albania, ha già fatto due rapidi conti. La decisione del Tas di assegnare alla sua nazionale i tre punti della partita con la Serbia lo proietta al secondo posto del gruppo I di qualificazione all'Europeo del 2016, a -2 dal Portogallo capolista. "Cosa provo? Grande contentezza, ho sempre pensato che quei tre punti ci spettavano. Anzi - precisa il tecnico - ero rimasto molto sorpreso dalle precedenti decisioni della Uefa, che aveva scelto di non prendere posizione". Lo scorso 14 ottobre, a Belgrado, la partita tra Serbia ed Albania era stata interrotta dalla discesa in campo di un drone con uno striscione inneggiante al Kosovo. Ne erano scaturiti incidenti in campo, poi propagatisi agli spalti, con invasioni del terreno di gioco ed aggressioni ai giocatori albanesi, fino a costringere l'arbitro a sospendere l'incontro al 41' del primo tempo. In un primo momento la Uefa aveva assegnato il 3-0 a tavolino per la Serbia, penalizzandola però di tre punti e obbligandola a disputare due partite a porte chiuse. "Nel nostro girone siamo imbattuti - sottolinea De Biasi - ci aveva 'sconfitto' solo l'Uefa. Le chance di una qualificazione che sarebbe storica (in quanto la prima al torneo continentale, ndr) era alte anche prima. Ora sono cresciute, ma quando rivedrò i miei ragazzi la prima cosa che diro' loro sara' di restare con i piedi per terra e riprendere a lavorare con l'impegno dimostrato fino ad ora". Il 4 settembre l'Albania sarà in trasferta in Danimarca per una sfida che la decisione del Tas ha reso già decisiva.