L'enfant prodige dell'Atletico ha vinto tutto con Spagna e club, ma il meglio lo ha dato a Liverpool senza trionfi
Eleganza applicata al calcio, ma anche tecnica al servizio del bel gioco e dei tifosi. C'è stato un tempo in cui l'Europa è stata incantata da un ragazzo, un Niño spagnolo per l'esattezza, capace di segnare gol fantastici - e decisivi - in tutti i modi. Fernando Torres nella parte centrale della sua carriera è stato sicuramente uno degli attaccanti più forti del calcio europeo, dal 2002 al 2010/11 pressoché implacabile sull'asse Madrid sponda Atletico della città - Liverpool. Oggi, nel 2019, ha deciso di dire basta. Troppi infortuni, la fiamma si è affievolita ed è giunto il tempo di nuove sfide fuori dal campo.
Cresciuto nell'Atletico Madrid e portato in prima squadra come ragazzo prodigio, Torres il primo contratto professionistico da calciatore lo ha firmato a 15 anni con il debutto in Segunda Division arrivato nel maggio 2001 contro il Leganes dopo un brutto infortunio che ne ha rallentato l'inserimento tra i grandi. Paradossalmente le due stagioni nel secondo livello del calcio spagnolo sono state per lui le più complicate, poi con la promozione in Liga dell'Atletico è arrivata anche la sua graduale e inesorabile consacrazione. Mai meno di 13 gol in campionato nelle cinque stagioni giocate al top con l'exploit anche in Nazionale, ma è al Liverpool che il Niño ha dato il meglio di sé.
Acquisto record (all'epoca) dei Reds con circa 20 milioni di sterline sborsate nel 2007, Torres sotto la Kop ha mostrato al mondo la miglior versione possibile diventando l'icona degli attaccanti eleganti ed efficaci. Bello, ma se con il club si è dovuto accontentare dei complimenti, i sassolini dalle scarpe se li è tolti con la nazionale spagnola vincendo consecutivamente due Europei (2008 e 2012) intervallati dal Mondiale conquistato in Sudafrica nel 2010. Successi, soprattutti quelli continentali, firmati in prima persona con tanto di Golden Boot nel torneo del 2012 quando già la sua carriera, coloratasi con il blue del Chelsea, stava rallentando nonostante i tornei vinti.
A Stamford Bridge il feeling non è mai sbocciato, gli infortuni e il carattere schivo hanno fatto il resto. Nella carriera di Torres si ricorda una comparsata in Serie A con la maglia del Milan (un solo gol a Empoli) prima del ritorno in prestito all'Atletico Madrid per ritrovare splendore di un tempo e quel sorriso che però rimarrà sempre sbiadito prima del tramonto, in Giappone con il Sagan Tosu. Ora l'annuncio del ritiro e una certezza: nessuno più "scivolerà come un torero sotto la Kop" come faceva Fernando Torres.
CARRIERA CON I CLUB
2000-2007: Atletico Madrid - 244 presenze 91 gol
2007-2011: Liverpool - 142 presenze 81 gol
2011-2014: Chelsea - 172 presenze 45 gol
2014-2015: Milan - 10 presenze 1 gol
2015-2018: Atletico Madrid - 160 presenze 38 gol
2018-2019: Sagan Tosu - 28 presenze 4 gol
Totale con i club: 756 presenze 260 gol.
CARRIERA IN NAZIONALE
2003-2015: Spagna - 110 presenze 38 gol
PALMARES
Champions League: 2011-12 (Chelsea)
Europa League: 2012-13 (Chelsea), 2017-18 (Atletico Madrid)
FA Cup: 2011-12 (Chelsea)
Mondiale: 2010
Europeo: 2008, 2012
Europeo U19: 2002
Europeo U16: 2001
I have something very important to announce. After 18 exciting years, the time has come to put an end to my football career. Next Sunday, the 23rd at 10:00AM, local time in Japan, I will have a press conference in Tokyo to explain all the details.See you there. pic.twitter.com/WrKnvRTUIu
— Fernando Torres (@Torres) 21 giugno 2019