Il tecnico italiano paga lo scarso rendimento e la lite col ds
Andrea Stramaccioni non è più l'allenatore dello Sparta Praga. Il club ha ufficializzato l'esonero del tecnico italiano, che paga lo scarso rendimento in campionato (9 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte) e la convivenza difficile col ds Zdenek Scasny (ex allenatore dello Sparta) e con la tifoseria. Dopo Udinese e Panathinaikos, dunque, per Stramaccioni si chiude la terza avventura post Inter.
L'avventura di Strama in Repubblica Ceca è giunta al capolinea dopo il pareggio con lo Zbrojovka Brno. Fatale per l'allenatore italiano pare sia stata una lite negli spogliatoi proprio con Zdenek Scasny, che durante l'intervallo avrebbe dato indicazioni ai giocatori in ceco. Una violenta discussione, che ha portato a galla vecchie ruggini e malumori. Appena nominato, del resto, a gennaio Scasny aveva messo subito fuori rosa l'ex Parma Biabiany, uno degli uomini chiave di Stramaccioni, lasciando intuire un cambio di rotta del club. "Ringrazio gli sforzi del Presidente, ma dopo gli ultimi eventi era impossibile continuare così", ha commentato Stramaccioni dopo l'esonero. "Impossibile andare avanti con questa situazione - ha aggiunto -. Non potevo accettare ingerenze così inopportune".