Il proprietario del club romeno: "Se la Uefa obbligherà i club ad avere una squadra femminile lascerò il calcio"
Parole dure come macigni che senza dubbio scateneranno un'infinità di polemiche quelle pronunciate a 'Pro TV' da George Becali, proprietario della Steaua Bucarest, che parlando dell'ipotesi di un ingresso delle donne nel mondo del calcio si è detto addirittura pronto a lasciare il suo incarico: "Se la Uefa obbligherà tutti i club ad avere una squadra femminile, io lascerò il mondo del calcio - ha detto - Le donne possono praticare altri sport come il basket o la pallamano, ma non sono fatte per giocare a pallone: non hanno il fisico adatto, è una cosa contro natura".
E non è finita qui, perché il numero uno del club di Bucarest ha anche provato a spiegare le sue deliranti posizioni sessiste adducendo presunte motivazioni religiose: "Come tutte le persone di questo mondo ho commesso dei peccati nella mia vita - le sue parole - ma non farò mai il volere di Satana contro le forme che Dio ha dato alle donne per attirare l'uomo".