Insigne, entusiasmo alle stelle al suo arrivo a Toronto
© Toronto FC
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Prima conferenza stampa del neo attaccante del club di MLS: "È stata dura lasciare Napoli"
"Ho 31 anni, non sono vecchio, potevo ancora stare in Europa ma mia moglie e miei figli vengono prima di tutto". Lorenzo Insigne inizia ufficialmente la sua nuova avventura al Toronto FC con la conferenza stampa con cui l'ex capitano del Napoli si presenta ai tifosi canadesi: "E' la prima volta che io e la mia famiglia andiamo via da Napoli. Dal primo giorno che ho conosciuto il presidente mi ha parlato bene di questa città, non vedevo l’ora di venire, di conoscere il mister e i compagni", ha dichiarato l'ex capitano azzurro.
Impossibile non parlare della squadra e della città di una vita: "Ho dato tanto al Napoli, ho perso trofei che fanno male, volevo una nuova sfida - ha spiegato Insigne - E’ stata dura lasciare Napoli, ma è questa la vita. Abbiamo fatto una scelta di vita anche per i miei figli, spero che possano avere un grande futuro. Tanti pensano che sono arrivato qui per soldi, ma è stata una scelta in primis per mia moglie e i miei figli, spero che possano avere un grande futuro".
"Non sono d’accordo che qui non è il vero calcio - ha aggiunto - sono venuto per dare una mano alla società a vincere un trofeo. Ho visto la partita allo stadio, è stato molto bello, ma sto male perché non vedo l’ora di giocare con i miei compagni e di mettermi a disposizione del mister".
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L'impatto con Toronto è stato più che positivo: "Dal primo giorno mi sono sentito a casa qui. Napoli è lontana, ma sono molto contento di essere qui. Mi sento già amato e questo è motivo d’orgoglio per me, ma voglio farmi amare dalla gente per i gol e le mie giocate. Sono un attaccante, ma tutti sanno che mi sacrifico tanto anche per la squadra e voglio aiutare il più possibile. Ho parlato con Michael Bradley. Mi può aiutare tantissimo perché parla anche italiano. E’ un grande giocatore, ci ho giocato contro qualche volta. Sta sempre nella posizione giusta ed è un vero leader e capitano".
"Giovinco? Non mi ha condizionato, ho accettato volentieri perché volevo una nuova sfida. Non mi ha condizionato che anche lui ha giocato qui, ha fatto benissimo a Toronto ed è giusto che se lo ricordano. Cercherò di fare bene come lui e tentare di portare a Toronto un trofeo importante”.