Violenza sessuale, Ben Yedder confessa: "Ero sotto l'effetto dell'alcol, chiedo scusa alla ragazza"

Guai in vista per Wissam Ben Yedder. L'ex attaccante del Monaco, arrestato nella sua casa di Cap d'Ail la notte del 6 settembre con l'accusa di violenza e molestie sessuali, è stato processato nella giornata di martedì per violenza sessuale in stato di ebbrezza e il pubblico ministero avrebbe chiesto 2 anni e 6 mesi di reclusione, di cui 18 mesi con sospensione condizionale della pena. La sentenza definitiva è attesa per il 12 novembre. Intanto è emersa la testimonianza in tribunale: "Ho bevuto e bevuto per due, tre giorni… non ricordo cosa sia successo. A causa dell'alcol ho problemi di memoria. Non ero me stesso, so che è brutto, ma ero sotto l'effetto dell'alcol: sono una persona sola, ho difficoltà a fidarmi delle persone perché in passato sono stato tradito in parecchie storie. E così mi sono rifugiato da solo nell'alcol, ma mi rendo conto che è stato l'errore peggiore della mia vita. Chiedo sinceramente scusa alla ragazza, alla mia famiglia…".

Le scuse alla vittima e alla famiglia sono in pratica l'ammissione del reato contestatogli. Ma cosa è successo quella sera? Intorno alle 3 del mattino, il 34enne attaccante francese attualmente svincolato ha accompagnato in macchina una ragazza di 23 anni e nel viaggio le avrebbe messo una mano sulla coscia, cercando di baciarla per poi provare un approccio sessuale esplicito senza il consenso di lei. Seppure sotto shock, la giovane ha denunciato il fatto e la polizia ha immediatamente arrestato Ben Yedder.