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Carabao Cup: il City ipoteca la finale, tris show in casa dello United

Guardiola vince per 3-1 il derby di andata: reti di Bernardo Silva, Mahrez e autogol di Pereira, inutile il sigillo di Rashford nella ripresa

07 Gen 2020 - 23:17

Nella semifinale di andata della Carabao Cup, il Manchester City sbanca per 3-1 l'Old Trafford e si aggiudica il derby contro lo United. Gara dominata dai campioni d'Inghilterra, soprattutto nel primo tempo, chiuso sul parziale di 3-0 grazie alle reti di Bernardo Silva (17'), Mahrez (33') e all'autogol di Pereira (38'). Nella ripresa accorcia le distanze Rashford (70'), ma ai Red Devils servirà un miracolo il 29 gennaio, nella gara di ritorno.

Bernardo Silva e Riyad Mahrez all'intervallo se la ridono come se fossero vecchi amici al bar che ricordano i bei tempi andati. Di tempo, nel derby di Manchester, ne è passato solo uno. È la gara a essere già andata. Il City signoreggia all'Old Trafford: 3-1 che rispecchia addirittura parzialmente una partita dominata dai campioni d'Inghilterra. Guardiola rinuncia alla prima punta e schiera il tridente composto da Sterling, Bernardo Silva e Mahrez. L'altro Silva, David, va ancora in panchina: la cerniera Gündogan-Rodri-De Bruyne demolisce quella dei Red Devils nel possesso e in ripartenza. Dopo un ottimo spunto di Rashford nell'area del City, gli ospiti vanno in vantaggio con un tiro telecomandato di Bernardo Silva (17') da fuori area: anche la traversa vuole vedere da vicino la prodezza del portoghese, facendosi sfiorare dal pallone. L'ex Monaco manda poi in porta Mahrez per il 2-0 (33'): bravo l'algerino a saltare De Gea sullo slancio, ma l'assist del numero 20 è da applausi. 
Ripartenze fulminee e qualità nel possesso, si diceva.

È con queste armi che il City colpisce per la terza volta. Con quattro passaggi, quasi tutti di prima, gli ospiti ribaltano il fronte dalla propria area: De Bruyne mette a sedere Jones e propizia l'autorete di Pereira (38'). Potrebbe arrivare il poker, se Sterling non dimostrasse più volte di vivere una serata negativa. Arrivano invece l'intervallo e i fischi per uno United irriconoscibile rispetto a quello che dominò Guardiola all'Etihad, in campionato. Non bastano l'intensità di inizio ripresa e il diagonale del 3-1 di Rashford (70'), arrivato dopo una palla persa banalmente da Rodri, anche perché Mahrez fallisce per due volte il poker, centrando prima il palo da posizione defilata e, un quarto d'ora dopo, i piedi di De Gea. Finisce senza ulteriori emozioni, se non uno spavento per le condizioni di De Bruyne dopo un duro scontro con Lindelöf. Guardiola gli risparmia gli ultimi minuti, inserendo Gabriel Jesus, e può guardare con ottimismo al ritorno, in programma il 29 gennaio. Perché se il campionato è andato, nelle coppe c'è spazio per vincere, soprattutto se il Liverpool è già fuori.
 

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