"Oggi è un momento di gioia, essere tornati in Serie A è una grandissima soddisfazione". Così Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sul ritorno dei neroverdi nel massimo campionato, dopo un anno di Serie B. "Il nostro primo pensiero è andato subito al patron Squinzi e a sua moglie Adriana: è un atto di riconoscenza che abbiamo nei loro confronti. È il pensiero che ci ha portato a ottenere quello che avevamo in mente dall'inizio della stagione. La promozione è arrivata 'dal divano', ma l'abbiamo ottenuta dopo un campionato straordinario - ha aggiunto - Il ritorno in Serie A parte da Fabio Grosso e dalla scelta di puntare su di lui subito dopo la retrocessione, avevamo le idee ben chiare. Grosso è la pedina fondamentale, con lui siamo riusciti a costruire la squadra. Ci siamo messi subito al lavoro, con grande volontà e l'obiettivo di risalire subito, sapendo tutte le difficoltà che può riservare il campionato di Serie B. Con lui e con il nuovo direttore sportivo Francesco Palmieri, promosso dopo nove anni all'interno del nostro settore giovanile, siamo ripartiti tutti insieme per ottenere il massimo: avevamo una grande voglia di poter tornare in Serie A. Abbiamo costruito un percorso, con cessioni di tanti giocatori che non ritenevamo utili per questo campionato e confermando alcune pedine fondamentali, andando a inserire tanti ragazzi giovani. Questo lavoro ci ha dato ragione".
"Oggi è un momento di gioia, essere tornati in Serie A è una grandissima soddisfazione". Così Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sul ritorno dei neroverdi nel massimo campionato, dopo un anno di Serie B. "Il nostro primo pensiero è andato subito al patron Squinzi e a sua moglie Adriana: è un atto di riconoscenza che abbiamo nei loro confronti. È il pensiero che ci ha portato a ottenere quello che avevamo in mente dall'inizio della stagione. La promozione è arrivata 'dal divano', ma l'abbiamo ottenuta dopo un campionato straordinario - ha aggiunto - Il ritorno in Serie A parte da Fabio Grosso e dalla scelta di puntare su di lui subito dopo la retrocessione, avevamo le idee ben chiare. Grosso è la pedina fondamentale, con lui siamo riusciti a costruire la squadra. Ci siamo messi subito al lavoro, con grande volontà e l'obiettivo di risalire subito, sapendo tutte le difficoltà che può riservare il campionato di Serie B. Con lui e con il nuovo direttore sportivo Francesco Palmieri, promosso dopo nove anni all'interno del nostro settore giovanile, siamo ripartiti tutti insieme per ottenere il massimo: avevamo una grande voglia di poter tornare in Serie A. Abbiamo costruito un percorso, con cessioni di tanti giocatori che non ritenevamo utili per questo campionato e confermando alcune pedine fondamentali, andando a inserire tanti ragazzi giovani. Questo lavoro ci ha dato ragione".