Il centrocampista della Juve sarebbe stato sequestrato da un gruppo di persone, tra cui il fratello Mathias, che gli avrebbero chiesto 13 milioni. Aperto un procedimento anche a Torino
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In Francia non si fermano le rivelazioni in merito al caso Pogba, che ha denunciato di essere stato sequestrato lo scorso marzo da un gruppo di persone, tra cui il fratello Mathias, che reclamavano 13 milioni di euro perché avrebbero garantito "protezione" al giocatore della Juventus. RMC Sport, citando inquirenti impegnate nelle indagini seguenti la denuncia di Pogba (datata 3 agosto), svela come il centrocampista - nel corso dell'interrogatorio con la polizia - avrebbe ammesso di aver pagato 100.000 euro ai suoi estorsori cercando di chiudere così la questione prima di rivolgersi alle forze dell'ordine.
Sei mesi fa Pogba, in Francia per impegni con la nazionale, sarebbe stato portato in un appartamento di Parigi dopo essere stato avvicinato da ex conoscenti nel quartiere di Roissy-en-Brie, dove era cresciuto da bambino. Due individui incappucciati e armati lo avrebbero poi trattenuto contro la sua volontà sotto la minaccia di un M16 e di un fucile di assalto.
Il giocatore bianconero si sarebbe quindi rifiutato di pagare i 13 milioni richiesti e da quel giorno avrebbe dovuto accettare la presenza al proprio fianco di un uomo di nome Babacar. Sotto pressione dei malviventi, avrebbe poi cercato di chiudere la questione versando 100.000 euro agli estorsori che però, avrebbe raccontato Pogba agli inquirenti, non si sarebbero accontentati. A quel punto il classe 1993 si sarebbe rivolto alla polizia denunciando il fatto.
APERTO UN PROCEDIMENTO GIUDIZIARIO ANCHE A TORINO
Un procedimento giudiziario è stato avviato dalla procura di Torino sul caso di Paul Pogba. Lo scorso 14 luglio, infatti, due persone di nazionalità francese hanno cercato di incontrare Paul Pogba a Torino nel quadro di una complessa vicenda di minacce e tentativi di estorsione in cui il calciatore figura come vittima. Questo il risvolto su cui, nel capoluogo piemontese, stanno indagando la magistratura e la Squadra mobile della Questura. I due si sarebbero presentati alla Continassa, nella zona dove sorge l'Allianz Stadium, la sede e il centro di allenamento del club bianconero, ma l'incontro non ha avuto luogo.