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Altra batosta per Guardiola, ma lui difende Bravo: "Uno dei migliori"

I tabloid ribattezzano Bravo "Clownio", Pep non si scompone: "Non rinuncio al mio gioco"

20 Ott 2016 - 12:12

Un'altra batosta in Champions. Pep Guardiola, l'uomo della Coppa (vinta due volte da allenatore), è uscito con le ossa rotte, rottissime, dal suo Camp Nou. Troppo Messi, l'arma della quale spesso ha beneficiato per dominare in Europa. Ma anche troppi errori: suoi, nelle scelte, e dei suoi giocatori. Su tutti, quello di Claudio Bravo: voluto forsennatamente durante la finestra di mercato, con tanto di benservito dato a Hart, il cileno ha tradito ancora, proprio come fece al debutto con la maglia del City. La stampa inglese non è stata tenera, per niente. Ma Pep si è difeso.

"Clownio" il titolo del The Sun, che storpia il nome di Bravo. "Hart non avrebbe commesso quell'errore", commentano i giornalisti inglesi. Il problema è chiaro, ma Guardiola non si sottrae. "Claudio è uno dei migliori portieri degli ultimi 10 anni. Io non rinuncerò mai, mai fino a quando smetterò di allenare, a costruire il gioco partendo dal portiere". Ecco, se poi il portiere sbaglia, e si fa espellere, sono incidenti di percorso. "Anche perché per una buona costruzione del gioco bisogna partire da lì: quando giochiamo bene il merito della prima giocata del portiere è alto".

Rimasto in 10, il City è affondato. Sotto i colpi di Messi, certo. Ma non è la prima volta che Guardiola rimedia una sonora batosta in Champions. Il 4-0 del Camp Nou fa da eco al 3-0 sempre firmato Messi nel 2015 contro il Bayern di Pep. E ha le stesse dimensioni dello 0-4 pesantissimo che il Real di Ancelotti impose all'Allianz Arena nel 2014. "Ecco, è stata quella la sconfitta più pesante della mia carriera", ha spiegato Pep, alla quarta partita consecutiva senza vittorie con il City.

E poi c'è il "caso" Aguero, rimasto in panchina per 79', mentre il suo amico Messi prendeva a pallate i compagni. "Non aveva sostenuto la rifinitura, nel pomeriggio pre-partita gli ho parlato della decisione ed era tutto ok. Avevo bisogno di un centrocampista in più. Abbiamo perso, ok. Ma siamo insieme da poco e stiamo costruendo qualcosa, è normale".

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