In conferenza stampa anche Lamine Yamal: "Nessuna paura, vogliamo la finale"
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In casa Barcellona è tempo di conferenza stampa: Hansi Flick e Lamine Yamal presentano la sfida contro l'Inter, andata delle semifinali di Champions League. "L'Inter è un avversario molto ostico, con una delle migliori difese d'Europa. Hanno un centrocampo molto buono e attaccanti forti - ha detto l'allenatore tedesco -. Le transizioni sono molto pericolose. Sarà una partita difficile e dovremo essere preparati". "Barella e Lautaro sono i giocatori che mi piacciono di più - ha detto il 18enne fenomeno spagnolo -. L'Inter è un mix di giocatori, quando ha il possesso sa giocare molto bene ed è una delle migliori d'Europa in contropiede, è una squadra che mi piace molto vedere. Vogliamo dimostrare tutto quello che sappiamo fare e raggiungere la finale".
LA CONFERENZA DI FLICK
Sull'Inter e la chiave della qualificazione.
"Concentriamoci prima sulla gara d'andata. L'Inter è un avversario molto ostico, con una delle migliori difese d'Europa. Hanno un centrocampo molto buono e attaccanti forti. Le transizioni sono molto pericolose. Sarà una partita difficile e dovremo essere preparati".
Come ha visto i giocatori a livello emotivo e fisico?
"Stanno bene. Vincere una finale con il Real Madrid è una cosa molto speciale e ovviamente molto emozionante. Però sappiamo di avere l'opportunità di andare in finale di Champions League, la più importante di tutte. Per tutti è un sogno essere qui, dobbiamo rimanere concentrati: oggi ci siamo allenati bene, tutti sono concentrati sull'avversario e su cosa dobbiamo fare, come pure cosa dobbiamo imparare dall'ultima partita. Dobbiamo mostrare la nostra forza e come possiamo giocare".
Si parla tanto delle trattative per il rinnovo di contratto. Qual è la situazione?
"Penso che allenerò qui anche l'anno prossimo. C'è un progetto fino al termine della prossima stagione, come ho sempre detto sono entusiasta di poter lavorare qui e amo vivere a Barcellona. Però non è il momento giusto, dobbiamo concentrarci su quello che possiamo raggiungere e questo conta molto di più della mia situazione. Non ci pensiamo proprio".
Cosa pensa del modo di giocare dell'Inter?
"Abbiamo analizzato il loro stile di gioco, occupano il centrocampo con cinque giocatori e dobbiamo gestire questa situazione in qualche modo. Per noi è molto importante tenere il possesso della palla e prendere le decisioni giuste in difesa. Dobbiamo coprire gli spazi, è una cosa fondamentale".
Sulla formazione e le possibili rotazioni.
"Vedremo domani. Oggi non è il giorno giusto per parlare dell'11 titolare. Abbiamo ancora domani. Vediamo come si riprenderanno. L'Inter ha giocato domenica, hanno avuto meno ore. Ma è una semifinale di Champions League e tutti vogliono dare il massimo".
Pensa di dover frenare l'euforia da parte dei suoi giocatori?
"No, quello che posso vedere è che tutti sono concentrati su questa partita, che tutti sanno quanto sia importante poter andare in finale di Champions. Aver battuto il Real ci dà ulteriori motivazioni. Sappiamo che dovremo lavorare duramente per andare in finale, e che l'Inter ha giocatori di esperienza, alcuni dei quali sono all'ultima chiamata per una finale di Champions: daranno il massimo, ma anche noi".
Szczesny sarà il portiere domani e in una ipotetica finale?
"Tek giocherà in Champions League, questo è chiaro. Penseremo a cosa fare in campionato, ma è un altro discorso".
A questo punto la formazione la decidono le tattiche o le energie?
"Ovviamente ci alleniamo e abbiamo poco tempo per studiare novità, dobbiamo capire come stanno i giocatori e se hanno problemi. Dobbiamo fare in modo che possano arrivare a fine stagione, senza rischi. Ma anche la tattica è una questione fondamentale: oggi ci siamo allenati bene, dopo due giorni di recupero".
Fermin è un'opzione come titolare?
"È sempre un'opzione, sabato abbiamo deciso in maniera diversa: è entrato e ha giocato benissimo. È un giocatore fantastico, sa attaccare in profondità e sa gestire la palla. È un grande giocatore".
Qual è l'importanza di Koundé in campo e fuori?
"È un giocatore molto professionale, al di là del gol segnato ha difeso benissimo anche contro il Real e ha fermato alcune giocate chiave, per esempio di Bellingham. Quando ho visto che stava saltando per segnare ero sorpreso, ma poi ho capito che avrebbe colpito la palla e sono stato felice. Per me è un giocatore top".
Le tre sconfitte consecutive dell'Inter come cambiano il suo modo di preparare questa partita?
"Credo che ci sia una grande differenza, anche loro sono a due partite da una finale di Champions League. Ora tutti daranno il 100% e le partite precedenti non conteranno".
L'Inter era vicinissima a tre titoli e ora è molto vicina a non vincere nulla. Può essere un peso?
"Non ci penso, non è una questione che mi riguardi. Penso alla mia squadra, a cui ho detto che è importante dare ora il 100%, aspettandosi che loro facciano lo stesso: sono pronti, hanno una mentalità vincente, dovremo giocare al più alto livello possibile".
LE PAROLE DI LAMINE YAMAL
Come vivi questa vigilia, come la sta vivendo la squadra?
"Siamo davvero emozionati, è la mia prima semifinale, e anche per molti mie compagni. Vogliamo dimostrare tutto quello che sappiamo fare e raggiungere la finale".
Prepari qualche sorpresa particolare sui social per questa partita?
"Beh, è una cosa che faccio per passare il tempo, per non annoiarmi a casa".
Quale compagno di squadra ti ha sorpreso in questa stagione?
"Beh, ovviamente Pedri e Raphinha sono incredibili. Però penso che anche Inigo e Frenkie (Martinez e De Jong, ndr) stanno facendo una stagione fantastica".
Al di là del tuo talento, cosa ti piacerebbe che dicessero di te?
"Mi piacerebbe dicessero che sono un bravo giocatore e una persona rispettosa e rispettata. La cosa più importante è l'educazione, come mi hanno insegnato i miei giocatori a casa".
Cosa temete di più dell'Inter domani? Magari la fase difensiva molto solida...
"Tutti sanno che in difesa è una squadra molto forte, che ha nelle transizioni il proprio principale punto di forza. Però anche noi siamo bravi, specie nel palleggio. Dovremo fare di tutto a livello di squadra per andare avanti".
Cento partite ufficiali a neanche 18 anni. Cosa significa?
"Credo che sia una gran cosa raggiungere questo traguardo in un club grande come il Barcellona. Non è una cosa da tutti, e credo che sia importante la continuità. È la cosa a cui do più valore in questo momento".
Hai già vinto tutto, manca la Champions. Ogni tanto soffri di vertigini?
"No, perché altrimenti non sarei d'aiuto ai miei compagni. Ho la motivazione e la fiducia che servono per preparare partite così, la paura resta fuori".
Dietro i successi, i sorrisi, i balli, senti la pressione? O fa parte del talento innato che hai?
"Io non la chiamerei pressione, una ambiente come quello della finale di Coppa del Re è una cosa che va goduta. Sono esperienze nuove, belle, che vanno vissute".
Vedendo la reazione dopo il secondo gol del Real Madrid, la sensazione è che questa squadra possa superare ogni sfida. Avete questa sensazione?
"Sì, l'altro giorno abbiamo sofferto tanto a livello fisico: eravamo stanchissimi, ma credo che valga per tutti in una finale con il Real e credo che a quel punto conti il cuore più delle gambe. A volte in stagione ci è mancato, questa volta no".
L'Inter viene da tre ko consecutivi, voi state benissimo nel morale.
"Credo che una semifinale di Champions sia un contesto molto diverso da quello di una partita di campionato. Penso che daranno il massimo come noi".
Come hai vissuto la giornata di ieri con il blackout?
"Non sapevo che fare, sono stato tutta la giornata qui alla Ciutat Esportiva. Il blackout ci ha innervosito tutti, ma stavamo pensando alla semifinale ed è quello che conta".
Il paragone con Messi.
"Non mi paragono a lui o a nessun altro. Lascio che sia la stampa a farlo. Penso solo a migliorare ogni giorno. Questo paragone non ha senso, soprattutto con Messi che è il migliore della storia. Non ho parlato con lui".
Senti che questa può essere l'era di Lamine Yamal? Messi in tre partite con l'Inter non ha mai segnato...
"Beh, vediamo (ride, ndr). Spero che sia l'era del Barça, e di Lamine nel Barça. Messi non ha segnato con l'Inter, ma con tante altre squadre: spero di farlo anche io".
Come gestisci alla tua età il fatto di essere una stella?
"Io credo che nel calcio non ci sia età, è uno sport che valuta la qualità di ognuno. Conta essere pronti, allenati: non c'è una questione di età. Noi lo dimostriamo: siamo giovani e giochiamo a livello alto".
C'è un giocatore dell'Inter che ti piace particolarmente?
"Beh, Barella e Lautaro sono i giocatori che mi piacciono di più. L'Inter è un mix di giocatori, quando ha il possesso sa giocare molto bene ed è una delle migliori d'Europa in contropiede, è una squadra che mi piace molto vedere".
Che consigli ti ha dato e ti dà Raphinha?
"La risposta sarebbe molto lunga, posso dire che mi ha dato un consiglio di cui avevo bisogno, su una cosa personale che sapeva solo lui. Mi ha aiutato molto, è un veterano e ha tanta esperienza: è importante che uno come lui si interessi ai giovani".
Quanto è importante il sacrificio visto nella finale con il Real?
"Noi siamo cresciuti al Barcellona, ne sentiamo i colori e vogliamo che la squadra vinca. Non è la stessa cosa venire da fuori o essere cresciuti nella Masia: un Clasico non è una gara come le altre per noi".