Sette giocatori blaugrana hanno disputato più di 100 contro il Real Madrid. Raphina e Yamal pronti agli straordinari
© Getty Images
La parole d'ordine in vista dell'andata della semifinale di Champions League tra Barcellona e Inter è "tensione". Non per il blackout generale che ha colpito la Spagna rievocando episodi clamorosi come nel 2010 con il mitico vulcano islandese che paralizzò i voli di mezza Europa, ma perché seppur con stati d'animo diversi dopo gli ultimi impegni nazionali, sia blaugrana che nerazzurri arrivano all'appuntamento del Montjuic con il fiato sospeso tra giocatori stanchi e speranze di recupero da infortuni.
Se l'Inter e Simone Inzaghi faranno di tutto per poter contare sul rientro di Marcus Thuram in attacco e Denzel Dumfries dal primo minuto sulla fascia, anche i giocatori del Barcellona non avranno molto tempo per godersi la vittoria della Coppa del Re contro il Real Madrid. I tempi supplementari nella battaglia di Siviglia hanno lasciato il segno e per Hansi Flick i grattacapi di formazione, vista anche l'assenza sicura di Lewandowski, non mancano: sette giocatori blaugrana hanno giocato più di 100 minuti nell'ultimo match, tra cui Raphinha e Pedri per citarne due, ma contro l'Inter servirà la miglior versione dei catalani.
In mezzo al campo Pedri e de Jong dovrebbero avere nuovamente in mano le chiavi del gioco del Barcellona, con Gavi come prima alternativa partendo dalla panchina. Semmai il dilemma principale per Flick riguarda la trequarti: Fermin e Dani Olmo si giocano un posto alle spalle di Ferran Torres.
In attacco, a prescindere dalle condizioni fisiche e dal recupero, giocheranno Raphinha a sinistra e Lamine Yamal a destra con Ferran confermato come vice Lewandowski per la sua capacità di dialogare nello stretto con i compagni, ma allo stesso tempo di attaccare la profondità. Nonostante abbiano finito esausti la partita contro il Real Madrid, Flick sa di non poter fare altrimenti nel tridente d'attacco e chiederà un ulteriore sforzo alle sue stelle.
Il tecnico tedesco, ancora in corsa per tutti gli obettivi stagionali, dovrà trovare un equilibrio per il primo match contro l'Inter bilanciando la stanchezza con l'esigenza di sfruttare al meglio il fattore casa in una sfida da minimo 180 minuti. Per questo, con la rosa ridotta tra un acciacco e l'altro, il rischio di infortuni dovrà essere limitato al massimo.