Il tabellone, rischio derby a parte, e una competizione condotta alla grande, possono indurre i nerazzurri all'ottimismo
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Il bilancio dell'Inter 2024/25 descrive una squadra che è a tre punti dalla vetta della Serie A (con una partita da recuperare) e ha messo insieme 19 punti in Champions, due in meno della capolista Liverpool, gli stessi di due big europee come Barcellona e Arsenal. Il tutto affrontando la competizione più importante affidandosi spesso al turnover, pesante o meno che fosse. Il progetto per vendicare Istanbul 2023, insomma, ha tutte le carte in regola per essere qualcosa di concreto.
Intanto c'è il fatto che la nuova versione della Champions porterà fatalmente all'esclusione di qualche big prima del tempo. Il Psg, per esempio, se passasse agli ottavi si troverebbe di fronte una tra Liverpool e Barcellona, così come il City, da subito, dovrà affrontare Bayern Monaco o Real Madrid. Certo, l'Inter corre il rischio del derby già agli ottavi: o quello vero con il Milan o quello cosiddetto d'Italia con la Juventus. Poi, agli eventuali quarti, ci sarebbero comunque corazzate del livello di Bayern, Real, City, Atletico Madrid e Leverkusen ma questa Inter, oggettivamente, ha dimostrato di avere qualcosa in più.
Intanto ha ritrovato Lautaro, che con la tripletta al Monaco ha agganciato Mazzola al vertice dei bomber nerazzurri, poi è l'unica italiana a essersi guadagnata il posto diretto agli ottavi. Che avesse una rosa di livello altissimo si sapeva, ora è arrivata anche la consapevolezza che alcune alternative, che sembravano deficitarie in certi ruoli, come quello del regista (Calha è comunque vicino al rientro), possono benissimo essere coperte anche da chi non sembrava all'altezza. Asllani, per esempio, è sempre più in crescita. C'è anche un aspetto fondamentale per chi voglia andare lontano in qualsiasi manifestazione. L'Inter ha subito un solo gol nelle 8 partite giocate in stagione in Champions: quello dell'unica sconfitta subita a Leverkusen.
Inzaghi, poi, ha reso la sua squadra ancora più difficile da leggere per gli avversari. Se le continue rotazioni e la capacità di lettura delle situazioni da parte di giocatori duttili e intelligenti hanno reso finora l'Inter una formazione complicatissima da affrontare, ora ha acquisito anche una capacità quasi chirurgica nell'affondare in verticale grazie, soprattutto, al lavoro delle punte e di chi si fionda in velocità dall'esterno (e possono essere i difensori centrali come i laterali di centrocampo). La maturità, la forza morale, un gioco mandato a memoria e indecifrabile, una rosa intercambiabile e la tecnica individuale dei suoi interpreti, insomma, mettono l'Inter sul podio delle squadre favorite per questa edizione di Champions.