Quattro squadre della stessa nazione non si sono mai contese i massimi trofei internazionali
È Il brit-pop che torna di moda un decennio dopo l'ultima finale tutta english della Champions League - era Chelsea-United, Mosca 2008. È una nuova rivoluzione industriale - con rispetto parlando - che sui tabloid strappa inchiostro, foto e parole ad Archie, l'ultimo - acclamatissimo - Royal baby dei Windsor. E non è tutto: il derby inglese fra Liverpool e Tottenham potrebbe diventare un "quadruple" a Baku, teatro dell'ultimo atto dell'Europa League, mandando in delirio gli statistici - quattro squadre della stessa nazione non si sono mai contese i massimi trofei internazionali - e liberando la next generation del calcio verso i più ambiti riconoscimenti individuali.
La recente vendita da record dei diritti tv della Premier, insomma, è stata una diretta conseguenza del volume di talento, tecnica e spettacolarità di un football che ha attratto - e si è potuto permettere - i migliori che non si chiamino Ronaldo o Messi. Allenatori e giocatori, anche se poi a litigarsi il trono fra le stelle saranno un mago tedesco, un coraggioso argentino e magari, in Europa League, un italiano innamorato del bel gioco e lo specialista spagnolo.
Una speciale Brexit, però, che blinderebbe nel confini del Regno il meglio che può esprimere l'Europa, dopo che anche a livello nazionale la crescita è stata esponenziale: l'Inghilterra di Rushford fra le prime quattro del Mondiale di Russia dopo 28 anni di limbo, la stessa squadra che tra pochissimo metterà nel mirino la prima Nations League della storia. Qualcuno sussurra che il calcio di sua maestà inizi a beneficiare dell'effetto Guardiola, come accadde alla Germania: sarà oltraggio alla Corona? Crediamo di no.
Intanto, se le rimonte resteranno appannaggio della Champions, Chelsea ed Arsenal possono intravedere l'ennesimo derby di questa stagione crazy, quella per cui - come scrivono in rete con humour, neanche a dirlo, british - vale la pena vivere il 1 giugno, quando i tifosi dello United tiferanno Tottenham e quelli dell'Arsenal, il Liverpool. Dopo la Regina, Dio salvi la rivalità!