Ennesimo ribaltone nel gruppo del Milan: ora guidano i gialloneri, che sconfiggono 2-0 il Newcastle. Sei reti per i colchoneros, Guardiola qualificato con la doppietta di Haaland. Il Barça va ko
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Il martedì della Champions League ci consegna l'ennesimo ribaltone nel gruppo F. Il girone del Milan è ora guidato dal Borussia Dortmund che, complice il successo rossonero e il 2-0 sul Newcastle, scavalca il Psg. Trionfa 6-0 l'Atletico Madrid e guida il gruppo della Lazio, Manchester City e Lipsia vincenti e qualificate agli ottavi dal gruppo G con due turni d'anticipo. Il Porto raggiunge il Barcellona, sconfitto dallo Shakhtar in vetta al gruppo G.
GRUPPO E
Game, set and match per l'Atletico Madrid che, dopo il pareggio dell'andata, travolge il Celtic con un perentorio 6-0. Apre le marcature Griezmann dopo sei minuti, sfruttando l'errata respinta di McGregor, che non allontana abbastanza sul cross di Riquelme e consente al francese di insaccare dal limite. Al 22' ecco l'episodio che svolta la gara, col rosso a Maeda per un intervento col piede a martello. Il Celtic ha un sussulto che lo porta a sfiorare il pari con la deviazione di Morata, poi affonda dopo il 2-0 dell'ex juventino nel recupero (47'pt). Nella ripresa ci sono solo i colchoneros in campo, che dilagano con le reti di Griezmann (60'), Samuel Lino (66'), Morata (76') e Saul (84'). Quest'ultimo gol è senza dubbio il meno appariscente della serata, col Celtic che difende nella sua porta e non reagisce all'errore dello spagnolo, bravo sulla ribattuta. Due doppiette e quattro reti nella ripresa valgono dunque il 6-0 dell'Atletico Madrid, che guida il gruppo E con 8 punti davanti a Lazio (7) e Feyenoord (6). Celtic uiltimo a quota 1 e già eliminato.
GRUPPO F
Si consuma l'ennesimo ribaltone nel gruppo F, complice la vittoria del Milan (2-1) sul Psg. Ora guida il Borussia Dortmund con 7 punti, precedendo i francesi (6) e i rossoneri (5), col Newcastle ultimo a quota 4: i gialloneri conquistano la vetta sconfiggendo 2-0 i Magpies davanti al "muro giallo". Dominano i tedeschi in avvio, contro un avversario che rinuncia a sorpresa ad Almiron e Gordon nell'undici iniziale. Pope è decisivo su Füllkrug e Adeyemi, evitando lo svantaggio di un Newcastle che soffre tremendamente la velocità avversaria. Al 26' ecco la meritata rete per il Bvb, che sblocca la gara con Füllkrug: l'ex Werder Brema segna il suo primo gol in Champions League dopo un pregevole uno-due con Sabitzer. L'austriaco spreca la chance per il raddoppio e nel recupero i Magpies sfiorano il pari-beffa, con l'ottima parata di Kobel sulla conclusione di Joelinton. Nella ripresa entrano Almiron e Gordon, con quest'ultimo schierato da falso nueve per creare imprevedilità, e il Bvb rischia. Livramento incendia la corsia destra e impegna Kobel in prima persona, poi ispira per la clamorosa occasione sprecata (da due passi) da Joelinton di testa. L'ex Hoffenheim sbaglia, Julian Brandt no: l'ex fantasista del Leverkusen firma il 2-0 che chiude la gara al 79', dopo una bruciante ripartenza. I ritmi si abbassano e il Newcastle si rivede solo nel recupero, con l'insidioso tiro-cross di Livramento e la deviazione in corner di Kobel. Vince 2-0 il Bvb, che sale a 7 punti ed ora guida il girone del Milan. Un gruppo apertissimo, che vede tutte le squadre in tre punti.
GRUPPO G
Il gruppo G ci consegna le prime due qualificate agli ottavi. Sono Manchester City e Rb Lipsia, che si portano a 12 e 9 punti rendendosi imprendibili dalle rivali. I Citizens, che perdono Akanji nel riscaldamento per un problema muscolare, dominano e vincono 3-0 sullo Young Boys all'Etihad. Rico Lewis sfiora subito il vantaggio, evitato da Benito con un prodigioso intervento sulla linea, poi Racioppi è decisivo su Foden e Walker. Al 22' ecco la rete del vantaggio, con Lauper a stendere Matheus Nunes e Haaland a trasformare il rigore del vantaggio. Nel finale di tempo Foden raddoppia (46' pt), mentre il norvegese firma la sua doppietta al 51' e chiude la gara. Il rosso a Lauper (53') porta gli svizzeri a difendersi a cinque per evitare l'imbarcata e il Man City a gestire, senza più costruire grandi occasioni da gol.
Nell'altra gara, invece, il Rb Lipsia sconfigge 2-1 la Stella Rossa al Marakana. I tedeschi dominano in avvio e passano dopo soli otto minuti con Xavi Simons, che sfida in solitaria tutta la difesa e insacca alle spalle di Glazer con un tiro a giro sontuoso. Sesko e Openda sfiorano il raddoppio, ma i tedeschi non la chiudono e nella ripresa rischiano grosso. Ndiaye e Olayinka vanno vicini al pari, in una Stella Rossa trasformata dal clima del Marakana, prima che Openda chiuda la gara in ripartenza. Il belga si invola e non lascia scampo a Glazer col rasoterra del 2-0 al 77'. Nel finale Henrichs devia una punizione laterale e riapre la sfida all'81', ma questa volta i ragazzi di Marco Rose riescono a gestirsi. Il gruppo G vede così il Man City a punteggio pieno con 12 punti davanti al Lipsia (9), con Stella Rossa e Young Boys fanalini di coda con un punto. Le prime due volano agli ottavi con due turni d'anticipo, svizzeri e serbi si giocheranno la discesa in Europa League.
GRUPPO H
C'è un duo in vetta al gruppo H della Champions League: il Porto fa infatti en-plein con l'Anversa e aggancia a quota nove punti il Barcellona, sconfitto 1-0 dallo Shakhtar Donetsk. Irriconoscibili i blaugrana, che al Volksparkstadion di Amburgo i blaugrana comandano il possesso palla, ma non si rendono quasi mai pericolosi nel primo tempo, limitandosi a un "liscio" di Lewandowski e una conclusione alta di Raphinha. Ne approfittano così i rivali ucraini che, dopo aver spaventato ter Stegen con la conclusione potente di Matvienko, passano al 40': l'eroe del vantaggio è Danilo Sikan, che svetta di testa sul grande cross di Gocholeishvili e firma l'1-0 dello Shakhtar. Si tratta del secondo gol subito dal Barça in questa Champions, entrambi dagli ucraini, e il Barcellona non riesce a reagire fino alle mosse "rivoluzionarie" di Xavi. Quattro cambi in un colpo solo, con gli ingressi di Balde, Joao Felix, Pedri e Lamine Yamal ravvivano il Barça, che tira per la prima volta in porta al 70'. Non arriva la rete e, anzi, la miglior occasione è dello Shakhtar. Gli ucraini, dopo aver perso Stepanenko, si vedono infatti annullare il raddoppio di Newerton all'87' per offside. Gli otto minuti di recupero non ravvivano il Barcellona, che esce sconfitto da Amburgo: vince 1-0 lo Shakhtar Donetsk di Marino Pusic, storico vice di Slot e neotecnico da fine ottobre. Un successo di prestigio che riapre il girone: lo Shakhtar vola a quota 6 punti, -3 dal Barça.
I blaugrana vengono così agganciati dal Porto, che regola per 2-0 l'Anversa. I lusitani dominano davanti al loro pubblico, sfiorando la rete con Evanilson e costruendosi varie occasioni sull'ispirazione di Eustaquio. Quest'ultimo si guadagna il rigore del vantaggio, trasformato proprio dall'attaccante brasiliano al 32': Evanilson sale così a quattro gol in due gare con l'Anversa. Nella ripresa il Porto non la chiude (con un Taremi impalpabile) e i belgi, in dieci per l'intervento-killer di Ekkelenkamp a centrocampo (52'), sfiorano il pari con Muja. Nel recupero però ecco la rete della sicurezza con Pepe, che svetta sul corner del figlio d'arte Francisco Conceiçao al 91'. Qualificazione in gioco anche nel gruppo H: guidano Porto e Barcellona con nove punti, Shakhtar terzo a quota 6. L'Anversa è ultimo a quota zero e già fuori da tutto.