Vittoria preziosa per i bianconeri allo Stadium: di CR7 il gol dei Blancos
Resta vivo per la Juventus il sogno della Champions League. Allo Stadium la squadra di Allegri vince 2-1 la semifinale di andata contro il Real e si prepara a giocarsi tutto a Madrid. Avvio brillante per i bianconeri, che sorprendono i Blancos e al 9' sbloccano il match con Morata. Cristiano Ronaldo pareggia i conti di testa al 27', poi Tevez raddoppia su rigore al 58'. Tra otto giorni la gara di ritorno in Spagna.
Altro che Cenerentola. Questa Juve fa paura. Dopo il quarto scudetto di fila, i bianconeri sono diventati grandi anche in Europa. E la vittoria col Real è la prova di maturità di un gruppo pronto al grande salto. Al cospetto dei Campioni in carica, infatti, la Vecchia Signora non trema. Anzi. A tratti fa la voce grossa, gioca d'esperienza, sfoggia i suoi campioni e continua a sognare. Tutto merito di Allegri, che ha preparato il match con grande attenzione e ha saputo dosare le forze con grande intelligenza tattica. A partire dalla prima mossa: Sturaro titolare, Pereyra in panchina. Già, perché il Real è il Real e un po' di umiltà a bocce ferme non guasta mai.
E il campo gli dà subito ragione. Dopo tre minuti sono già due le occasioni per la Juve. La prima la spreca Vidal, che in area non calcia e cerca il rigore, la seconda arriva invece dal sinitro di Sturaro, che impegna Casillas dal limite. I bianconeri coprono bene il campo, impostano l'azione dalle retrovie e gestiscono il possesso palla. Lo Stadium è una bolgia e la squadra di Allegri si carica. Morata fa le prove al 7' cercando di sorprendere Casillas con un pallonetto. Poi va in scena il tiki-taka bianconero (27 passaggi di fila) e al 9' lo spagnolo sblocca il match con un tapin sottomisura dopo un destro di Tevez. E come per incanto la Juve è avanti. In mezzo al campo Sergio Ramos non è Modric e il Real fatica a impostare e a trovare la profondità. Alla squadra di Ancelotti però non mancano le alternative. E la reazione è immediata. Kroos ci prova da lontano, ma Buffon c'è. Poi al 27' Carvajal e Rodriguez inventano per Ronaldo, che di testa riporta tutto in parità. Due lampi che accendono il match. Il Real gioca di fioretto con i suoi gioielli, la Juve invece prova a opporre resistenza e a ripartire appoggiandosi a Morata. Lichtsteiner soffre gli inserimenti di Marcelo, il Real accorcia il campo e sul finire del primo tempo solo la traversa ferma un colpo di testa di Rodriguez.
Nella ripresa il Real non cambia atteggiamento, ma la Juve resta corta. L'impressione è che le merengues possano far male da un momento all'altro, ma i bianconeri non si lasciano intimorire e provano a bucare centralmente la difesa di Ancelotti. Alla squadra di Allegri il coraggio non manca e soprattuto non manca la corsa a Tevez e Morata, che al 58' partono in contropiede e si guadagnano il rigore per il vantaggio. Sul dischetto va Tevez, che segna il gol numero 29 in stagione ed eguaglia il suo record personale. Una stilettata alle certezze del Real, che prova subito a reagire ancora con Ronaldo, ma sbatte contro il muro bianconero. Ancelotti getta Hernandez nella mischia, Allegri risponde con Barzagli per coprire il pacchetto arretrato. Si lotta su ogni palla. E gli ultimi venti minuti sono una sofferenza per i bianconeri. Entra anche Llorente per tenere palla e far respirare la squadra, ma il Real non molla. Tevez ringhia su tutti e pressa, Marchisio, Vidal e Pirlo chiudono le linee di passaggio e il bunker bianconero serra le fila. Nel finale poi gli uomini di Ancelotti attaccano a testa bassa, ma Bale e Ronaldo non sono in serata ed è la Juve ad andare ancora vicina al gol due volte con Llorente. Per questa sera due reti possono bastare. Anche i numeri, del resto, sorridono ai bianconeri: in Europa 11 volte su 11 la Vecchia Signora ha passato il turno dopo aver vinto 2-1 all'andata. Altro buon segno. Per dirla alla bianconera: #finoallafinale.