Capolavoro Romero, illusione Zapata, voti di E
L'Atalanta ha pareggiato 1-1 in casa contro il Midtjylland nella quinta giornata di Champions League ed ora è a un solo punto dalla qualificazione agli ottavi di finale. Partita complicata per gli uomini di Gasperini, stanchi e subito sotto per il siluro dal limite di Scholz al 13'. Dopo gli errori di Zapata e Diallo è di Romero il colpo di testa vincente. Con questo pareggio, all'Atalanta basterà un pari in casa dell'Ajax per passare il turno.
LE NOSTRE PAGELLE
ATALANTA
Sportiello 6 – Appurato che non ha grandi responsabilità sul gol di Scholz, per il resto la sua serata è solo fatta di ordinaria amministrazione.
Djimsiti 6 – All’inizio il più lucido della linea difensiva, anche il più tecnico, capace di far ripartire l’azione da dietro. Poi si fa ammonire e non è più la stessa cosa.
Romero 7 – Qualche minuto per prendere le misure all’attacco avversario, poi comincia a risolvere problemi con la puntualità dei suoi giorni migliori. E poi arriva quel capolavoro del gol dell’1-1 con quello stacco davvero pazzesco.
Palomino 6 – I suoi modi di fare sbrigativi sono sempre rassicuranti nei momenti in cui infuria la battaglia, ma forse contro una squadra corta e stretta come il Midtjylland servirebbe un soggetto più tecnico.
Dal 23’ st Toloi 6 – Entra quando gli avversari si stanno spegnendo, quindi il suo ingresso contribuisce solo a liberare Romero per le sue avanzate.
Hateboer 6,5 – Dal punto di vista podistico la sua prestazione è olimpica come sempre. Vince quasi tutti i duelli ma negli ultimi trenta metri soffre le idee non perfettamente sincronizzate dei compagni.
Freuler 6,5 – Ha i modi ammirevoli del leader silenzioso, che si fa trovare dappertutto ma senza esagerare nell’accentrare l’attenzione su sè stesso. La fascia da capitano nella ripresa gli conferisce ulteriore autorità.
Dal 23’ st De Roon 6 – Entra quando c’è bisogno di fiato, con foga ma non con la stessa presenza scenica di Freuler.
Pessina 6,5 – Sta imparando i meccanismi di Gasperini, che sono simili a quelli del suo ex allenatore Juric ma non proprio identici. E accanto a Freuler comincia a dare garanzie.
Gosens 6,5 – Dalla sua parte quelli del Midtjylland non fanno certo i fenomeni, perché sanno che il tedesco è un carro armato che fa buona guardia e che quando preme sull’acceleratore sa fare del male.
Dal 40’ st Ruggeri sv.
Gomez 6 – Prova a interpretare la parte del suo idolo Diego mettendosi a disposizione della squadra con molto altruismo. Forse troppo. Finisce il primo tempo in sofferenza.
Dal 1’ st Ilicic 6 – Gli viene richiesto il solito lavoro creativo che parte dalla fascia destra e si accentra, ma la lucidità non è quella delle serate di gloria vissute nel 2020.
Muriel 5 – Sgabbia con l’andatura del purosangue, scorazza sul lato destro dove fanno fatica a stargli dietro, ma fatica ad arrivare al tiro. Perde un po’ di lucidità e con il passare dei minuti sparisce dai radar. Il suo inizio promettente si rivela un’illusione.
Dal 23’ st Diallo 6 – Il gioiello di casa viene buttato dentro dal Gasp nel momento in cui servirebbe inventare qualcosa, ma il suo impatto iniziale sulla gara non è del tutto lucido. Si mangia il gol del possibile 1-1 al 31’ del secondo tempo. Poi capisce che deve attaccare gli spazi e comincia a rendersi utile con qualche giocata prestigiosa.
Zapata 5 – Nei primi dieci minuti gli capitano due occasioni considerevoli che butta via in maniera insolita. Altrettanto insolita è la fatica che gli costa tenere quei palloni che normalmente tiene su con disinvoltura.
All.: Gasperini 6 – Consapevole della situazione di difficoltà della sua squadra, prova a limitare i danni con la speranza di farsi venire qualche buona idea tra una settimana ad Amsterdam.
MIDTJYLLAND
Hansen 6,5; J.Andersson 6, James 6,5, Scholz 7, Paulinho 6; Hoegh 6,5; Dreyer 6 (37’ st Isaksen sv), Anderson 6, Onyeka 6, Mabil 6,5 (21’ st Vibe ); Kaba 6,5 (36’ st Madsen sv). All.: Priske 6,5.