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LO STUDIO

Champions League, Atalanta-Valencia: uno spettatore su cinque con sintomi di Covid-19

Lo studio: uno spettatore su cinque del match dello scorso 19 febbraio con sintomi del coronavirus

09 Nov 2020 - 18:02

La partita di Champions League dello scorso 19 febbraio tra Atalanta e Valencia, disputata allo stadio di San Siro a Milano, è stata una vera "bomba" per la diffusione del coronavirus nella provincia di Bergamo, tra le aree più colpite al mondo. A confermarlo un questionario realizzato dall'agenzia di data management Intwig: oltre un quinto dei tifosi che erano presenti allo stadio San Siro svilupparono i sintomi del Covid-19.

"È stata la tempesta perfetta, un evento così è difficile da replicare - spiega Aldo Cristadoro, fondatore e amministratore delegato di Intwig -: 36mila persone che si spostano tutte assieme da uno stesso luogo per assistere allo stesso evento". Tanti furono, infatti, i tifosi bergamaschi che, a causa di problemi di omologazione dello stadio Atleti Azzurri d'Italia, si dovettero recare nella vicina Milano per seguire la loro squadra del cuore nel 'sogno Champions'.

Non c'è stata, infatti, solo la partita: il problema sono stati il viaggio da Bergamo a Milano in auto con gli amici o a bordo di pullman organizzati ("100-120 quelli che partirono" ricorda Cristadoro a Fanpage.it, che ha anticipato i risultati dello studio),  gli assembramenti pre-partita, gli spostamenti con la metro e paradossalmente anche i festeggiamenti dopo i tanti gol e la vittoria degli orobici (la partita finì 4 a 1 per l'Atalanta). Spazi ristretti, tanti tifosi che parlano ad alta voce e scandiscono cori gridando sono, come si è scoperto in seguito, il terreno ideale per la diffusione del Sars-Cov2.

L'analisi di Intwig si spinge oltre e prende in considerazione i luoghi di vendita dei biglietti dalla quale è emerso che la gran parte dei tifosi fosse concentrata nella zona urbana di Bergamo e nelle valli: 1.200 tifosi provenivano ad esempio da Nembro e Alzano, due dei paesi più colpiti dal virus, mentre quel 19 febbraio allo stadio San Siro c'erano relativamente meno tifosi provenienti dalla fascia sud della provincia. Lo studio contribuisce a far pensare che la partita Atalanta-Valencia non sia stato l'elemento scatenante, ma di certo un acceleratore dell'epidemia in quei luoghi.

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