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La rete del brasiliano a tre minuti dal termine rimette in corsa la squadra di Pioli per un posto agli ottavi
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Impresa del Milan che si è imposto 1-0 in casa dell'Atletico Madrid riaccendendo le speranze di qualificazione agli ottavi di Champions League. Partita di personalità dei rossoneri che al Wanda Metropolitano hanno controllato il match per tutti i novanta minuti, sfiorando il vantaggio due volte con Bakayoko prima dell'azione vincente. La firma del successo è di Messias a tre minuti dal termine con un colpo di testa che ha fulminato Oblak.
LA PARTITA
Un'impresa serviva e un'impresa è arrivata per il Milan che in casa dell'Atletico Madrid ha trovato tre punti là dove in pochi negli anni si sono imposti. Tre punti che rimescolano le carte del Gruppo B, dominato dal Liverpool con i Reds che battendo il Porto nell'altra sfida hanno rimesso in piena corsa per un posto agli ottavi di Champions anche i rossoneri. La firma nella resurrezione degli uomini di Pioli dalle ceneri dell'Europa, a tre minuti dall'eliminazione da tutto - senza nemmeno il paracadute chiamato Europa League - è stata di Junior Messias, capace di scrivere con qualità e tempismo una nuova pagina della sua incredibile ascesa in carriera. Con quattro punti, come l'Atletico e uno in meno del Porto impegnato proprio contro gli spagnoli, il Milan si giocherà tutto ospitando il Liverpool di Klopp a San Siro.
L'1-0 finale però è stato un premio per il Diavolo, meritato per la capacità di fare la partita al Wanda Metropolitano approfittando di un atteggiamento inspiegabilmente remissivo dell'Atletico Madrid. Annullati Suarez e Griezmann, lasciati troppo soli davanti, la squadra di Pioli con un palleggio ragionato e la giusta aggressività in mezzo al campo se l'è da subito giocata alla pari la sfida della stagione europea, credendoci quel pizzico in più nel quarto d'ora finale alzando il baricentro senza mai scoprirsi. Nel primo tempo l'uomo che a tratti ha acceso la luce tra le linee è stato Brahim Diaz, sgusciante nelle maglie Colchoneros ma impreciso nell'ultima scelta che fosse tiro o assist, poi è toccato a Hernandez provare il gol della serata con un sinistro al volo di poco alto. L'Atletico invece si è visto solo con una conclusione alta di De Paul, lasciando al Milan l'iniziativa senza nemmeno tentare troppo le ripartenze.
Uno spartito che non è cambiato nemmeno nella ripresa anche se i primi dieci minuti dopo l'intervallo sembravano lasciar intendere un'inversione di rotta nel match. Prima Lemar con un destro centrale dopo un bel dribbling partendo da sinistra e poi Carrasco, in anticipo sul primo palo dopo l'azione di Griezmann scappato via a Romagnoli hanno spaventato Tatarusanu, sempre attento. Da lì in poi è stato sempre il Milan a controllare le operazioni anche con quattro cambi contemporaneamente visto anche l'infortunio di Ibrahimovic. Con Leao ai box e Diaz in riserva, Pioli ha scelto Messias per dare qualità alla manovra alle spalle di Ibrahimovic e dopo un paio di occasioni sprecate goffamente da Bakayoko in area, prima di sinistro e poi di testa, è arrivata la giocata da jackpot. Minuto 87: Messias al centro del campo apre sulla sinistra, palla a Kessie che dal fondo pesca nuovamente il brasiliano in area per il colpo di testa vincente. Tre punti in cascina, senza colpi di scena finali questa volta come all'andata: Cunha al 91' ha calciato goffamente a lato l'occasione più chiara dei Colchoneros e poco dopo Correa ha tentato inutilmente di reclamare un calcio di rigore.
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LE PAGELLE
Messias 7 - Nuovo capitolo della sua favola già raccontata più e più volte. Gol all'esordio in Champions, aprendo l'azione del gol e chiudendola con un gran colpo di testa.
Giroud 5 - Gli arrivano pochi palloni giocabili, ma anche per dei movimenti non sempre funzionali. Fa a sportellate coi difensori avversari vincendo pochi duelli, sbagliando qualche appoggio di troppo anche tecnicamente. Poca l'intesa con Diaz.
Tonali 6,5 - In mezzo al campo è pimpante, attento e lucido nelle scelte. Riesce a creare qualche azione potenzialmente pericolosa, sbagliando poco anche a livello tecnico contro un centrocampo fisicamente importante.
Kessie 7 - Partita d'ordine in mezzo al campo senza mai strafare. Si limita a giocate semplici, poi quella più complicata e importante la gioca a tre minuti dalla fine con un assist perfetto per il gol di Messias.
De Paul 6 - Il più pericoloso per l'Atletico, dai suoi piedi partono un paio di conclusioni dalla distanza. Per il resto partita di controllo in mezzo al campo.
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IL TABELLINO
ATLETICO MADRID-MILAN 0-1
Atletico (3-5-2): Oblak 6; Savic 6,5, Gimenez 6,5, Hermoso 6 (19' st Lodi 6); Llorente 5,5, Lemar 5 (19' st Correa 5,5), Koke 6,5, De Paul 6 (33' st Vrsaljko 6), Carrasco 5,5; Suarez 5 (33' st Cunha 5,5), Griezmann 5 (36' st Kondogbia sv). A disp.: Lecomte, Herrera, Gonzalez. All.: Simeone 5.
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu 6; Kalulu 6 (20' st Florenzi 6), Kjaer 7, Romagnoli 6,5, Hernandez 6,5; Kessie 7, Tonali 6,5 (20' st Bakayoko 6); Saelemaekers 5,5, Diaz 6 (33' st Bennacer 6), Krunic 5,5 (20' st Messias 7); Giroud 5 (21' st Ibrahimovic 6). A disp.: Mirante, Desplanches, Bennacer, Ballo-Touré, Maldini, Leao, Gabbia. All.: Pioli 6,5.
Arbitro: Vincic
Marcatori: 42' st Messias
Ammoniti: Llorente (A); Giroud, Bakayoko, Hernandez (M)
Espulsi: nessuno
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LE STATISTICHE DI OPTA
Il Milan ha vinto la prima partita contro l’Atletico Madrid in Champions League, dopo aver perso tutte le tre precedenti, e tenendo la porta inviolata dopo aver subito una media di 2.3 a match.
Prima del Milan, l'ultima squadra italiana a vincere in trasferta contro l'Atlético Madrid in una competizione europea era stata il Parma in Coppa UEFA nell'aprile 1999 (3-1).
Junior Messias ha segnato con la sua prima conclusione effettuata con la maglia del Milan.
Prima di Junior Messias, l’ultimo giocatore brasiliano del Milan ad aver segnato un gol in Champions League era stato Kaka, proprio contro l’Atletico Madrid.
Il gol messo a segno da Junior Messias all’86:26 è la rete più tardiva del Milan in Champions League da quella di Mario Balotelli (93:10), contro l’Ajax, nell’ottobre 2013.
Il Milan non ha subito gol in una trasferta contro squadre spagnole per la prima volta in Champions League dall’aprile 2006, contro il Barcellona.
Dopo una serie di due pareggi e cinque sconfitte, il Milan ha ritrovato la vittoria che mancava in Champions League dal novembre 2013, contro il Celtic.
Il Milan ha vinto un match di Champions League contro una squadra spagnola, per la prima volta dal febbraio 2013: 2-0 contro il Barcellona.
L'Atlético de Madrid non è riuscito a vincere in casa nella fase a gironi di Champions League soltanto per la seconda volta nella sua storia (anche nella stagione 2009/2010).
Il Milan ha subito soltanto due tiri nei primi 45' di gioco; i rossoneri non ne incassavano meno (uno) in un primo tempo di Champions League dal dicembre 2007, contro il Celtic.