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BENFICA-JUVENTUS 4-3

Champions League, Benfica-Juventus 4-3: i bianconeri salutano ai gironi

Partita pazza a Lisbona: Kean risponde al gol di Antonio Silva, poi i lusitani dilagano con Joao Mario (rigore) e la doppietta di Rafa Silva, nel finale i gol di Milik e McKennie

di Daniele Pezzini
25 Ott 2022 - 23:03

La Juventus cade 4-3 a Lisbona contro il Benfica e dice addio alla Champions League con un turno d'anticipo. Ennesima prestazione europea da dimenticare per i bianconeri, che vanno sotto dopo 17' puniti dal gol di Antonio Silva, la riagguantano al 21' con Kean, ma poi crollano sotto i colpi di Joao Mario (rigore) e Rafa Silva (doppietta). Nell'ultimo quarto d'ora arrivano i gol di Milik e McKennie a rendere meno pesante il passivo, ma senza cambiare la sostanza del risultato.

Benfica-Juve, le immagini del match

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© Getty Images
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LA PARTITA

Le ultime, pochissime, speranze si infrangono dunque al "Da Luz". Per la prima volta dopo 8 anni la Juventus non supera la fase a gironi di Champions e si ritrova costretta a giocarsi l'accesso all'Europa League col Maccabi, in una sfida a distanza che andrà in scena la prossima settimana tra Torino e Haifa. Un fallimento clamoroso, in un girone sulla carta tutt'altro che impossibile, ma figlio di una serie di prestazioni veramente desolanti. Quella di Lisbona è solo l'ultima della lista, una partita in cui i voti più bassi vanno proprio a quella difesa che sembrava essersi assestata dopo il passaggio definitivo al 3-5-2: troppa la qualità degli avversari, troppe le ingenuità del pacchetto arretrato bianconero. I due gol nel finale non bastano a mutare la sostanza di una performance comunque da dimenticare, sebbene possano rappresentare un buon punto di partenza per le prossime partite, specialmente per l'impatto dei giovani.

Allegri lancia a sorpresa Gatti dal 1' al posto di Alex Sandro, vittima di un problemino all'anca, e tiene ancora in panchina Milik per schierare Kean al fianco di Vlahovic. I padroni di casa partono meglio, sfruttando la loro grande qualità dalla trequarti in su e mettendo più di una volta in difficoltà una difesa bianconera piuttosto in bambola nei primi minuti. La qualità nel palleggio fa la differenza, ma il Benfica la sblocca sugli sviluppi di un corner: marcatura rivedibile di Gatti su Antonio Silva, che sfrutta il cross perfetto di Fernandez e porta avanti i suoi (con deviazione decisiva dell'ex Frosinone). La Juve sembra un po' in sofferenza, ma approfitta anche lei di un corner per rimettere subito a posto le cose: è Vlahovic a sbucare alle spalle di tutti e insaccare in due tempi, anche se l'ultimo tocco è di Kean e il gol viene poi assegnato lui. Neanche il tempo di esultare e un goffo intervento di Cuadrado in area (fallo di mano) mette Joao Mario sul dischetto: implacabile l'ex Inter e 2-1 Benfica. Al 34' Vlahovic va vicino al 2-2, ma sciupa su un bell'invito di Kostic e sull'azione successiva i bianconeri crollano: palla perfetta di Joao Mario per Rafa Silva, che approfitta della dormita di Bonucci per battere Szczesny con un gran colpo di tacco.

A inizio ripresa c'è Milik al posto di Kean, ma i problemi della Juve sono tutti in difesa: ennesimo pasticcio di Bonucci, che regala palla agli avversari in uscita e si fa infilare da Rafa Silva, che batte Szczesny con un meraviglioso scavetto. I ragazzi di Allegri escono mentalmente dalla partita e rischiano seriamente l'imbarcata. Nell'ultima mezzora c'è spazio per Miretti, Soulé e Iling-Junior e proprio quest'ultimo ha l'impatto più devastante: a un quarto d'ora dalla fine ispira il gol di Milik: grande affondo sulla sinistra e cross perfetto per il sinistro al volo del polacco che batte Vlachodimos. Due minuti dopo dà il La all'azione che porta al clamoroso 4-3 siglato McKennie. Le emozioni non sono finite: c'è tempo per un palo di Rafa Silva in contropiede e per uno sfiorato da Gatti su calcio d'angolo, ma il punteggio non cambia più.

LE PAGELLE

Joao Mario 8 - Una performance da leader assoluto. Gol, assist, grande capacità di muoversi tra le linee e di leggere sempre i movimenti dei compagni. Il giocatore impacciato dei tempi dell'Inter è solo un ricordo.
Rafa Silva 8 - Devastante quando accelera, quando dribbla e quando conclude in porta. Una spina nel fianco continua e due gol uno più bello dell'altro.
Otamendi 5 - È l'anello debole del Benfica, sembra sempre attaccabile e sbaglia parecchio, anche se la Juve lo mette davvero in difficoltà solo quando ormai è troppo tardi.

Gatti 5,5 - Troppo morbido in marcatura su Antonio Silva in occasione dell'1-0 e troppo spesso costretto a rincorrere gli avversari. È però autore di diverse chiusure tempestiva e di una discreta prova sul piano agonistico. Alla fine è forse il migliore del pacchetto difensivo, il che è tutto dire.
Bonucci 4 - Ennesima performance disastrosa di questo inizio stagione. Sembra costantemente in affanno, si perde Rafa Silva in occasione del 3-1 e gli regala la doppietta a inizio ripresa. Esce dopo neanche un'ora all'apparenza stremato.
Cuadrado 4,5 - Dal suo lato non arrivano mai cross per gli attaccanti e il goffo intervento di mano che costa il rigore subito dopo che la squadra aveva pareggiato pesa come un macigno. A questo va aggiunta una sequela infinita di palloni buttati.
Vlahovic 5,5 - Propizia il gol del momentaneo 1-1, ma si divora anche quello del potenziale 2-2. Nel complesso una prova generosa, ma non sufficiente per gli standard europei.
Iling-Junior 7 - Entra a partita ormai decisa e approfitta di un Benfica con la testa altrove per mettersi in luce facendo vedere grandi cose sulla fascia sinistra. Splendido l'assist per Milik, propizia anche il gol di McKennie.

IL TABELLINO

Benfica-Juventus 4-3
Benfica (4-2-3-1): Vlachodimos 5,5; Bah 5,5 (36' st Gilberto sv), Antonio Silva 6,5, Otamendi 5, Grimaldo 6; Fernandez 7, Florentino 6,5; Rafa Silva 8 (42' st Musa sv), Joao Mario 8 (90'+4 Chiquinho sv), Aursnes 7; Gonçalo Ramos 6 (42' st Neres sv).
Allenatore: Schmidt 7
Juventus (3-5-2): Szczesny 5,5; Gatti 5,5, Bonucci 4 (15' st Alex Sandro 4,5), Danilo 4,5; Cuadrado 4,5 (15' st Miretti 6), McKennie 6, Locatelli 5, Rabiot 5, Kostic 5,5 (25' st Iling-Junior 7); Vlahovic 5,5 (25' st Soulé 6,5), Kean 5,5 (1' st Milik 6,5).
Allenatore: Allegri 4
Arbitro: Jovanovic
Marcatori: 17' Antonio Silva (B), 22' Kean (J), 28' rig. Joao Mario (B), 35' e 6' st Rafa Silva (B), 32' st Milik (J), 34' st McKennie (J)
Ammoniti: Danilo (J), Fernandez (B)
Espulsi:

LE STATISTICHE

•    Questa sarà la prima stagione, dal 2013/14 sotto la guida di Antonio Conte, in cui la Juventus non accederà alla fase ad eliminazione diretta della Champions League.  
•    Considerando le competizioni europee, solo una volta la Juventus ha subito più di quattro gol in una partita, nella sconfitta per 7-0 contro il Wiener Sportclub, il 1° ottobre 1958 in Coppa dei Campioni. 
•    Nelle precedenti 40 sfide tra una squadra italiana e una portoghese in Coppa dei Campioni/Champions League, non era mai successo prima di oggi che quella italiana subisse quattro reti. 
•    La Juventus conta tre punti dopo le prime cinque gare stagionali di Champions League, mai così pochi in questa fase del torneo. 
•    Per la prima volta nella sua storia in Champions League, la Juventus ha subito almeno 10 gol dopo le prime cinque gare stagionali nella competizione (11 reti incassate). 
•    La Juventus ha perso quattro delle prime cinque partite stagionali in Champions League per la prima volta nella sua storia. 
•    Per la prima volta nella sua storia in Champions League, la Juventus ha subito tre gol nel corso del primo tempo di una gara. 
•    Samuel Iling-Junior (19 anni, 21 giorni) è il più giovane giocatore della Juventus a servire un assist in Champions League dal 2003/04 (da quando il dato è disponibile). 
•    Moise Kean non segnava in due presenze ufficiali di fila con la Juventus dal periodo marzo-aprile 2019 (serie arrivata a quattro). 
•    Arkadiusz Milik ha segnato cinque gol nelle sue ultime sette presenze in Champions League tra Napoli e Juventus. 
•    João Mário ha segnato contro la Juventus due dei suoi tre gol realizzati in Champions League, entrambi su rigore.

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