Colchoneros a pari punti con i bianconeri dopo il 2-0 di Mosca, Bayern Monaco spietato a Londra: 7-2!
L'Atletico Madrid fa 2-0 sul campo della Lokomotiv Mosca e risponde alla Juve, con cui rimane a pari punti nel gruppo D di Champions League: in gol Joao Felix e Thomas. Il Psg batte per 1-0 in trasferta il Galatasaray, con la prima rete parigina di Mauro Icardi. Rocambolesco 2-2 casalingo del Real Madrid contro il Bruges (doppietta di Bonaventure, poi segnano Sergio Ramos e Casemiro), disastro Tottenham: il Bayern si impone per 7-2 a Londra.
GRUPPO D
Continua la marcia a braccetto di Juventus e Atletico Madrid nel girone D della Champions League: se i bianconeri di Sarri battono per 3-0 il Bayer Leverkusen e salgono a 4 punti, infatti, altrettanti ne hanno i Colchoneros di Simeone che sul campo della Lokomotiv Mosca si impongono per 2-0. Non è una partenza facile però quella dell'Atleti, che fatica a prendere le misura a una Lokomotiv ben messa in campo e pericolosa anche in contropiede (con la vecchia conoscenza interista Joao Mario che serve a Krychowiak un pallone mal sfruttato). Chi sbaglia davvero tutto è però Diego Costa, solo davanti alla porta su spizzata di Joao Felix e in grado di vanificare tutto. I gol arrivano quindi nella ripresa: il punteggio è sbloccato da Joao Felix, che al 48' conclude a botta sicura sull'assist di Morata dalla destra e poi colpisce al volo sulla respinta del portiere Guilherme. La partita viene quindi messa in cassaforte al 58' grazie a un'azione ariosa, con Joao Felix che apre sulla destra per Diego Costa e Thomas che al centro non ha problemi a ribadire in rete.
GRUPPO C
Il Manchester City fa il suo dovere, ma ci mette oltre un'ora a sbrogliare la matassa Dinamo Zagabria e a battere la squadra che al debutto stagionale in Champions League aveva fatto ammattire l'Atalanta. Gli uomini di Guardiola infatti attaccano a pieno organico i croati sin dai primi minuti, ma il tanto atteso gol all'Etihad Stadium sembra proprio non voler arrivare. I primi due tentativi sono firmati da Bernardo Silva, impreciso. Poi ci prova Aguero, ma è Gundogan a far urlare lo stadio colpendo una traversa. Poi è il portiere Livakovic a dire di no al Kun. Nella ripresa ci prova quindi subito Sterling, in campo da una manciata di secondi al posto di Bernardo Silva. E alla fine è proprio il nazionale inglese a risolvere una partita che iniziava a sembrare stregata, scaricando in rete al 66' l'assist di Mahrez. La Dinamo è completamente fuori dalla partita e, dopo essersela cavata sul bolide di Cancelo e il colpo di testa di Aguero, capitola al 95' quando Foden in contropiede timbra il gol del definitivo 2-0.
GRUPPO A
Continua a essere malato, il Real Madrid di questa edizione di Champions League. Ma dopo essere stato dominato in casa dal Bruges riesce quantomeno a conquistare il suo primo punto stagionale, rimontando due gol fino a pareggiare la partita per 2-2. I Blancos partono facendo girare palla a piacimento, e cercando anche il gol con l'incornata di Benzema. A segnare, a sorpresa, sono però gli ospiti: al 9' Vanaken apre per Tau solissimo a sinistra, il cross al centro per Bonaventure è perfetto e il Bruges segna. Il Var conferma la validità del gol e il Real Madrid si getta in avanti: Modric, Kroos e Varane si costruiscono altrettante occasioni che però non portano al pareggio. I belgi però non stanno a guardare, e si rendono spesso pericolosi con l'arma del contropiede: ma se Tau non sfrutta il primo, il secondo porta al clamoroso raddoppio. Al 39' infatti Modric si addormenta sul pallone, Bonaventure glielo strappa dai piedi e poi scappa verso Courtois, battendolo sottoporta nonostante le precarie condizioni di equilibrio. Il resto della partita (che il Real gioca con Areola al posto di Courtois dopo l'intervallo) è un tiro al bersaglio, ma non solo verso la porta del Bruges: Carvajal e Hazard conquistano due corner, ma su indecisione di Sergio Ramos e Varane per poco Bonaventure non cala il tris. Lo stesso Ramos si rifà al 55', incornando in rete il cross dalla destra di Benzema. Il Real Madrid inizia a crederci per davvero e, con il Bruges in dieci da qualche secondo (espulso Vormer), pareggia con un altro colpo di testa: quello di Casemiro all'85' su punizione di Kroos.
Nell'altra sfida del girone vola invece il Psg, vittorioso a Istanbul sul campo del Galatasaray grazie al primo gol di Mauro Icardi in partite ufficiali dal suo arrivo in Francia. I transalpini attaccano a pieno organico sin dai primissimi minuti: Muslera è bravissimo su Di Maria, Sarabia sbaglia un gol incredibile a porta spalancata e il fortino difensivo dei turchi regge per tutto il primo tempo. Nel secondo, dopo un'altra prodezza di Muslera sul solito Di Maria, ecco il gol di Icardi: arriva al 52' ed è un facile tocco dopo uno splendido lancio in profondità di Verratti per Sarabia, bravo a pescare al centro solissimo l'ex attaccante dell'Inter.
GRUPPO B
Un Tottenham troppo brutto per essere vero viene demolito in casa dal Bayern Monaco, dopo essersi portato in vantaggio e aver sperato di riaprire una partita terribile. Ma la punizione per gli Spurs, finalisti nella scorsa edizione della Champions League, è talmente severa da far pensare che difficilmente non ci saranno conseguenze. A Londra finisce infatti 7-2 per il Bayern, con Gnabry che si permette il lusso di segnare ben quattro gol (lui ex dell'Arsenal). E dire che gli uomini di Pochettino si portano anche in vantaggio, grazie a Son al 12'. Ma la gioia dura solo tre minuti, il tempo che serve a Kimmich per pareggiare. Il Bayern confeziona il sorpasso prima del riposo grazie a Lewandowski, poi nella ripresa si scatena: Gnabry segna due gol nel giro di appena due minuti (53' e 55'). Il Tottenham respira grazie al rigore trasformato da Kane al 61' e per qualche minuto spera anche di poter rientrare in partita (tanto che il pubblico sugli spalti riprende anche a cantare, dopo l'assordante silenzio dei minuti precedenti). Ancora Gnabry chiude però ogni discorso andando a punire ancora Lloris all'83'. Il Tottenham abbandona definitivamente la partita e quelli che seguono sono minuti di autentico calvario: fanno in tempo ad arrivare infatti un altro gol di Lewandowski e soprattutto quello della quaterna di uno spietato Gnabry. L'uomo che, forse, ha fatto definitivamente perdere a Pochettino quel credito di credibilità verso la piazza che dopo la finale conquistata un anno fa non sembrava esauribile.
E ora la classifica per gli Spurs piange davvero, dato che al secondo posto alle spalle dei formidabili bavaresi sale una Stella Rossa in grado di vincere per 3-1 al Marakanà, rimontando l'iniziale vantaggio dell'Olympiacos. I greci partono infatti fortissimo, in particolare grazie a un Guerrero molto ispirato. Ad andare in gol è però Semedo al 37', sfruttando una punizione di Masouras grazie a una deviazione sporca in mischia. I serbi cercano con la forza della disperazione un pareggio che non sembra arrivare mai, e invece dopo l'ora di gioco cambia completamente la partita: al 63' Vulic, in campo da meno di dieci minuti, piomba su una palla vagante e fa urlare il pubblico di fede biancorossa. Quindi nel finale il tripudio è totale: all'87' segna Milunovic di testa sugli sviluppi di un corner, al 90' c'è gloria anche per l'ex Sassuolo e Atalanta Boakye per un'altra incornata che fa volare la Stella Rossa.