- qualificazione alla finale: 15 milioni
- vittoria in finale: 4 milioni.
In totale, dunque, il trionfo vale un minimo di 66,25 milioni, ma è chiaro che per qualificarsi alla fase a eliminazione bisogna far punti, il che porta la quota minima del successo finale almeno a una cifra tra i 70 e gli 80 milioni, fino a un massimo di 82,45. A questi soldi vanno poi aggiunti quelli derivanti dalle altre voci, ranking storico e market pool, senza dimenticare quelli derivanti dagli incassi al botteghino.
Per quanto riguarda il ranking, si tiene conto delle prestazioni degli ultimi dieci anni con punti bonus per i trionfi anche più vecchi in Champions League/Coppa dei Campioni, Europa League/Coppa Uefa e Coppa delle Coppe: sulla base di questi parametri è stata stabilita una classifica, col totale di 585,05 milioni di euro diviso in "quote di coefficiente". Ogni quota di coefficiente vale 1,108 milioni di euro, la squadra più in basso in classifica riceverà una sola quota di coefficiente (1,108 milioni di euro) mentre una quota verrà aggiunta ad ogni posizione, quindi la squadra prima in classifica riceverà 32 quote di coefficiente (35,46 milioni di euro).
Per quanto riguarda il market pool, l’importo è stimato in 292 milioni e verrà distribuito in base al valore proporzionale di ciascun mercato televisivo rappresentato dai club partecipanti alla Champions (dalla fase a gironi in poi) e suddivisi tra le squadre partecipanti di ogni federazione. Metà dell’importo che rappresenta il valore di ciascun mercato sarà ripartito tra le squadre in base alla posizione nel campionato nazionale precedente, per l'Italia la Juve prenderà il 40% della quota destinata al nostro paese, il Napoli il 30%, l'Atalanta il 20% e l'Inter il 10%. L’altra metà dell’importo verrà corrisposta proporzionalmente al numero di partite giocate da ciascun club: facile capire che l'eliminazione di una squadra italiana giova economicamente a tutte le altre.