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Ancelotti batte 3-2 Guardiola: decide Bellingham nel recupero. 3-0 dei parigini nel derby col Brest e del Borussia sullo Sporting
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L’andata dei playoff di Champions League regala il successo per 3-2 del Real Madrid nella super sfida contro il Manchester City. Haaland fa sognare Guardiola con una doppietta, ma Brahim Diaz (86’) e Bellingham (93’) ribaltano tutto nel finale: a segno anche Mbappé. Il Psg di Kvaratskhelia batte 3-0 il Brest: in gol Vitinha (rigore) e Dembélé (doppietta). Stesso risultato per il Borussia Dortmund sullo Sporting: decidono Guirassy, Groß e Adeyemi.
MANCHESTER CITY-REAL MADRID 2-3
L’Etihad ospita il primo atto della sfida più affascinante dei playoff di Champions League: il Manchester City di Pep Guardiola contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti, squadre campioni nelle ultime tre edizioni del torneo e i due allenatori più vincenti nella storia della competizione. De Bruyne, Haaland, Bellingham, Rodrygo, Mbappé e Vinicius Jr. sono tutti in campo dal primo minuto, mentre parte dalla panchina Foden, in una serata in cui si sprecano le stelle sul rettangolo di gioco. Giusto il tempo di scaldare i motori, che si registra il primo episodio: Ederson travolge Vinicius in area di rigore al decimo, ma il penalty non viene assegnato per un’iniziale posizione di fuorigioco dell’attaccante brasiliano. I Blancos spingono con qualità e si creano subito altre due occasioni: Mbappé costringe Ederson alla prima parata, mentre Aké mura il tiro a porta vuota di Mendy. Sono dodici minuti iniziali di sofferenza per il City, che trova però il guizzo improvviso per stappare il match al 19’: Grealish inventa una palla deliziosa a scavalcare la difesa, Gvardiol accomoda di petto al volo e Haaland trafigge Courtois col mancino. È un 1-0 bellissimo, sviluppato sul filo del fuorigioco. Il Real incassa e torna subito ad attaccare, colpendo una traversa con Vinicius al 25’. Cinque minuti più tardi Grealish è invece costretto a lasciare spazio a Foden: possibile infortunio muscolare per l’ex Villa. Gli inglesi iniziano a prendere campo e fanno tremare la difesa madridista in tre occasioni, la più clamorosa delle quali vede Akanji scheggiare la traversa di testa. Gli attacchi dominano, le difese soffrono: le ultime emozioni del primo tempo le creano Valverde e Mbappé, mentre Haaland inaugura la ripresa colpendo un altro legno. Si rinnova quindi il duello Ederson-Mbappé: il brasiliano produce l’ennesima grande parata al 55’, ma si arrende poi al 60’. Il francese trova infatti una fortunosa conclusione di stinco sugli sviluppi di un calcio di punizione e pareggia il risultato sull’1-1. Valverde e Bellingham vanno poi a centimetri dal ribaltone blanco, prima del calcio di rigore concesso da Turpin al City al 77’ dopo un contatto in area tra Ceballos e Foden: sul dischetto va Haaland, perfetto nello spiazzare completamente Courtois. Ancelotti inserisce allora Modric e Brahim Diaz nel finale e proprio l’ex Milan e Manchester City punisce la squadra in cui è cresciuto, siglando il 2-2 all’86’. In pieno recupero arriva quindi la beffa per Guardiola: Bellingham si fionda su un pallonetto indolore di Vinicius e lo trasforma nel 3-2 finale per il Real Madrid al 92’. I Blancos si prendono così in rimonta la gara di Manchester, presentandosi in vantaggio nel ritorno al Bernabeu.
© Getty Images
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SPORTING-BORUSSIA DORTMUND 0-3
Strappato il proprio pass per i playoff grazie al pareggio ottenuto contro il Bologna nell’ultima giornata della fase campionato, lo Sporting accoglie il nuovo Borussia Dortmund di Niko Kovac all’Estadio José Alvalade di Lisbona, dove il tecnico croato fa il suo esordio europeo sulla panchina giallonera. Guirassy guida l’attacco dei tedeschi, Gyökeres siede invece inizialmente in panchina. La prima grande occasione da gol è quindi per i padroni di casa e arriva al quarto d’ora: Araujo prova a sorprendere Kobel con un tiro potente da fuori area, ma finisce col far tremare la traversa. Al 35’ è poi direttamente l’estremo difensore del BVB a respingere col braccio una pericolosa conclusione di Harder dalla distanza. La prima chance per gli ospiti capita invece sui piedi di Gittens al 38’, ma l’inglese non è abbastanza preciso per superare Rui Silva. Il portiere portoghese è poi attento nel non farsi sorprendere da una strana conclusione di Guirassy in chiusura di primo tempo, parando pure un bel tiro di Adeyemi a inizio ripresa. Borges prova allora a ridare vivacità allo Sporting inserendo la sua stella più luminosa: Gyökeres entra al 59’, ma un minuto più tardi ad andare a segno di testa è Guirassy. Decimo gol in nove partite per l’ex Stoccarda, ora capocannoniere in solitaria della manifestazione (staccato Lewandowski). Sempre il franco-guineano è poi di nuovo protagonista al 68’, quando offre a Groß l’assist per il 2-0: il tedesco trova così la sua prima rete in Champions League. Diomande cerca quindi di scuotere i portoghesi a un quarto d’ora dal termine, ma il suo tentativo termina alto sopra la traversa. A chiudere la partita ci pensa allora Adeyemi in ripartenza all’82’, dopo aver duettato intelligentemente con Brandt. Il Borussia Dortmund lascia quindi Lisbona con un netto 3-0, prendendosi un importante vantaggio in vista della gara di ritorno di settimana prossima.
BREST-PSG 0-3
Il Psg si presenta allo Stade de Roudourou di Guingamp per l’andata dei playoff di Champions League contro il Brest: un derby tutto francese (il secondo nella storia della Champions) che i bretoni non vincono dal 1985 e che vale un posto agli ottavi di finale. Luis Enrique tiene inizialmente in panchina Kvaratskhelia, nonostante il primo gol segnato in maglia parigina nell’ultimo turno di campionato, mentre Donnarumma è titolare tra i pali. Proprio il portiere dell’Italia rischia tantissimo al 12’, quando centra in pieno la testa di Ajorque nel tentativo di rinviare un pallone: per sua fortuna il rimpallo termina sul fondo e non in rete. A portarsi sull’1-0 è allora il Psg al 21’. Lees-Melou para con una mano un tiro di Dembélé e il Var richiama l’arbitro per assegnare un calcio di rigore: sul dischetto si presenta Vitinha, glaciale nello spiazzare Bizot. Il Brest cerca quindi la replica al 35’, ma il colpo di testa di Sima si infrange sul palo: decisiva anche una deviazione di Marquinhos. È solo la prima grande emozione di un finale di primo tempo davvero acceso: Barcola sfiora infatti il raddoppio per i parigini, mentre Hakimi va a centimetri da un clamoroso autogol. Tutto ciò prima del 2-0 di Dembélé, bravissimo nel bucare Bizot sul suo legno al 45’. Si passa quindi alla ripresa e l’accoppiata Donnarumma-palo nega immediatamente il gol a Sima. Dalla parte opposta Barcola e Doué confezionano invece al 50’ quello che sarebbe il terzo gol del Psg, ma la rete viene annullata dal Var per un’iniziale posizione di fuorigioco. Passano pochi minuti e Dembélé si divora un’altra occasione clamorosa, ma si rifà poi al 66’, trovando la doppietta personale che vale il 3-0 ospite. Sessanta secondi più tardi arriva anche il momento del debutto in Champions League con il Psg per Kvaratskhelia, mentre Donnarumma si rende protagonista nel finale di un altro paio di ottime parate. I parigini vincono quindi 3-0 e mettono una seria ipoteca sul passaggio del turno.