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INTER-BENFICA 3-3

Champions League, Inter-Benfica 3-3: i nerazzurri raggiungono il Milan in semifinale

Aursnes risponde al vantaggio di Barella, poi ci pensano Lautaro e Corre a chiudere i conti: sarà derby europeo

di Daniele Pezzini
19 Apr 2023 - 22:56
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© Getty Images
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Sarà il derby di Milano tra Inter e Milan una delle due semifinali della Champions League 2022/23. I nerazzurri pareggiano 3-3 col Benfica a San Siro, completando l'opera dopo la vittoria di Lisbona e tornando tra le prime quattro d'Europa 13 anni dopo la stagione del Tripete. A sbloccare il match, anche questa volta, è Barella, con un gran sinistro all'incrocio al 14'. I portoghesi trovano il pari al 37' con Aursnes, ma nella ripresa ci pensa Lautaro a siglare il 2-1 che chiude di fatto i conti, rendendo virtualmente impossibile la rimonta avversaria. Nel finale c'è gloria anche per il subentrato Correa, che con un gran destro a giro cala il tris. Validi solo per il tabellino il 3-2 firmato Antonio Silva all'86' e il 3-3 di Musa all'ultimo minuto di recupero.

LA PARTITA

Inzaghi sceglie Dzeko e Lautaro davanti, tenendo inizialmente in panchina Calhanoglu per far spazio a Mkhitaryan al fianco di Brozovic e Barella, mentre Schmidt ritrova Otamendi, squalificato all'andata, e preferisce ancora Aursnes a Neres sulla corsia sinistra offensiva. I padroni di casa partono con la giusta aggressività, senza attendere troppo nonostante il doppio vantaggio maturato all'andata e al 14' passano in vantaggio: gran lavoro di fisico di Dzeko su Otamendi, il pallone arriva a Lautaro che scambia con Barella, bravissimo a rientrare sul sinistro e trafiggere Vlachodimos all'incrocio dei pali con il piede debole. Altra rete fondamentale per il centrocampista azzurro, dopo quella dell'andata. La reazione lusitana è abbastanza blanda e si manifesta concretamente solo alla mezzora, con una punizione di Grimaldo respinta con un gran riflesso da Onana. Qualche minuto dopo l'Inter trova il raddoppio con Lautaro, ma Del Cerro Grande annulla per una spinta (leggera, ma evidente) dell'argentino sul suo marcatore. I ragazzi di Inzaghi sembrano in controllo, ma al 38', alla prima vera distrazione, vengono puniti: perfetto il cross di Rafa Silva sulla testa di Aursnes, che prende in mezzo Darmian e Dumfries e trova l'1-1 con una zuccata all'incrocio.

A inizio ripresa Schmidt tenta il tutto per tutto inserendo Neres per Gilberto, il baricentro e il ritmo dei portoghesi si alzano, ma i rischi per Onana restano pochissimi e anzi è l'Inter ad avere qualche buona chance approfittando degli spazi che si aprono nella metà campo avversaria. Le fragilità difensive dei ragazzi dei lusitani emergono tutte al 20', quando una grande giocata di Mkhitaryan libera al cross Dimarco, perfetta la scelta di tempo di Lautaro, che da due passi batte Vlachodimos sotto la traversa. Il Benfica esce completamente dalla partita e al 78' viene punito anche da Correa, entrato da pochi istanti: bellissimo il movimento a liberarsi nel cuore dell'area e il destro sul secondo palo che vale il 3-1. Nel quarto d'ora finale il calo di tensione rovina parzialmente la festa nerazzurra, trasformando una grande vittoria in un rocambolesco pareggio: prima il palo di Neres su erroraccio di Brozovic, poi la spizzata vincente di Antonio Silva e la girata in porta di Musa che modificano il risultato, ma non la sostanza.

San Siro può far festa: a vent'anni esatti dalla leggendaria semifinale del 2003, e a 18 dai ben meno gloriosi quarti del 2005, Milano torna al centro dell'Europa. Rossoneri e nerazzurri si troveranno faccia a faccia sul palcoscenico più importante il 10 (Milan-Inter) e il 16 maggio (Inter-Milan). Chi uscirà vincitore dal doppio confronto di San Siro affronterà una tra Real Madrid e Manchester City nella finalissima di Istanbul del 10 giugno.

LE PAGELLE

Barella 7 - Dopo aver sbloccato la gara d'andata si ripete al ritorno con un gol straordinario per preparazione ed esecuzione. È salito in cattedra nel momento più importante, trascinando i suoi in semifinale.
Lautaro 7,5 - Prestazione di grande generosità sul piano difensivo, del pressing e delle rifiniture. Decisivo in occasione dell'1-0 con l'uno-due che pesca Barella in area, poi il gol che spegne ogni ambizione di rimonta del Benfica. Serata da incorniciare.
Brozovic 6 - Ordine e geometrie in mezzo al campo, ma anche diverse sbavature che fanno correre qualche brivido ai suoi. Tra i meno brillanti, ma alla fine poco importa.

Aursnes 6 - Si salva per il bel gol che vale il momentaneo 1-1 e per la generosità nell'applicarsi nel ruolo di terzino nel secondo tempo, anche se lo fa con scarsa efficacia (entrambi i gol nerazzurri nella ripresa arrivano da quel lato del campo).
Otamendi 5 - Sovrastato da Dzeko in occasione dell'1-0, scherzato da Correa sul 3-1. In affanno quasi perenne.
Ramos 4,5 - Galleggia sulla trequarti provando a liberare spazi per i compagni, ma in area di rigore non si vede mai. Del giocatore capace di segnare 25 gol in stagione (e una tripletta ai Mondiali) non c'è traccia.

IL TABELLINO

Inter-Benfica 3-3
Inter (3-5-2): Onana 6,5; Darmian 6,5, Acerbi 6,5, Bastoni 6,5 (35' st D'Ambrosio); Dumfries 6, Barella 7 (31' st Calhanoglu 6), Brozovic 6, Mkhitaryan 6,5, Dimarco 6,5 (35' st Gosens 6); Dzeko 6,5 (31' st Lukaku 6), Martinez 7,5 (31' st Correa 6,5).
Allenatore: Inzaghi 7
Benfica (4-2-3-1): Vlachodimos 5,5; Gilberto 5,5 (1' st Neres 6), A. Silva 5,5, Otamendi 5, Grimaldo 6; Florentino 5, Chiquinho 5 (35' st Neves sv); Joao Mario 5 (44' st Schjelderup sv), R. Silva 5,5 (35' st Musa 6), Aursnes 6; Ramos 4,5 (30' st Guedes 5).
Allenatore: Schmidt 5
Arbitro: Del Cerro Grande
Marcatori: 14' Barella (I), 38' Aursnes (B), 20' st Martinez (I), 33' st Correa (I), 41' st A. Silva (B), 45'+5 st Musa (B)
Ammoniti: R. Silva (B), Musa (B), Neres (B)
Espulsi:

LE STATISTICHE

•    L'Inter ha raggiunto le semifinali di Coppa dei Campioni/Champions League per la nona volta, nonché la prima dal 2009-10, quando vinse il trofeo sotto la gestione di José Mourinho.
•    Simone Inzaghi è diventato il terzo allenatore italiano nella storia dell’Inter a raggiungere la semifinale di Champions League/Coppa dei Campioni, dopo Eugenio Bersellini nel 1980/81 e Giovanni Invernizzi nel 1971/72.
•    Milan e Inter si affronteranno cinque volte in una singola stagione per la prima volta nella loro storia.
•    Per la prima volta dalla stagione 2016/17 (Real Madrid-Atlético Madrid) due squadre dello stesso paese (Milan vs Inter) si affronteranno nelle semifinali di Champions League.
•    Nicolò Barella è il terzo giocatore dell'Inter a segnare in entrambe le gare di una fase a eliminazione diretta di Champions League, dopo Christian Vieri nel 2002-03 (quarti di finale contro il Valencia CF) e Dejan Stankovic nel 2005-06 (ottavi di finale contro l'Ajax).
•    Lautaro Martínez ha segnato nove gol con l'Inter in Champions League - soltanto quattro giocatori hanno realizzato più reti in nerazzurro nella competizione: Adriano (14), Julio Cruz (13), Hernán Crespo (11) e Samuel Eto'o (10).
•    Nicolò Barella è diventato il secondo centrocampista dell'Inter a realizzare tre gol in una singola edizione della Champions League dopo Wesley Sneijder, che ci riuscì in due differenti stagioni (2009/10 e 2010/11).
•    Nessun difensore ha effettuato più assist in questa Champions League di Federico Dimarco (quattro, come João Cancelo e Alejandro Grimaldo) – L'Inter, inoltre, è l'unica squadra a vantare due difensori con almeno tre passaggi vincenti all'attivo in questa edizione del torneo: Federico Dimarco (quattro, appunto) e Alessandro Bastoni (tre).
•    Solo Napoli e Man City (entrambi 11) hanno mandato in gol più giocatori diversi del Benfica (9) in questa stagione di UCL.
•    L'Inter ha subito il 40% dei gol incassati in questa Champions League di testa (4/10) - Tra le squadre che hanno superato la fase a gironi nessuna ne conta di più (quattro anche il Tottenham).
•    António Silva è solo il quinto giocatore di movimento sotto i 20 anni di età ad aver giocato da titolare 10 partite in una stagione di UEFA Champions League - gli altri sono Clarence Seedorf (1994-95), Tomas Rosicky (1999-00), Cesc Fàbregas (2005-06) e Matthijs de Ligt (2018-19).

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