Sono ben 5 i musulmani osservanti tra gli olandesi, Taremi tra i nerazzurri
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Feyenoord-Inter, andata degli ottavi di finale di Champions League, si avvicina e per gli allenatori delle due squadre c'è una variabile tutt'altro che secondaria da considerare: quella del Ramadan. Il sacro mese del digiuno per i musulmani è cominciato il 1° marzo e si concluderà tra il 29 e il 30. Gli osservanti devono astenersi dal consumare cibi e bevande dall'alba fino al tramonto e questo rischia di incidere non poco sulle prestazioni degli atleti di fede islamica, specialmente considerando che il fischio d'inizio è previsto per le 18.45 (a Rotterdam il sole tramonterà attorno a quell'ora o poco prima).
Una situazione che preoccupa soprattutto Robin Van Persie, che oltre alla chilometrica lista degli infortunati dovrà anche fare i conti con i ben 5 musulmani osservanti presenti in squadra. Cosa di cui per altro ha parlato anche nella conferenza stampa della vigilia: "Dobbiamo tenerne conto - le sue parole -. Arrivano un po’ più tardi e se ne vanno un po’ prima, ma comunque non vedo l'ora di questo debutto".
Simone Inzaghi dovrà invece gestire le energie del solo Taremi, che comunque è destinato alla panchina. Un piccolo vantaggio per i nerazzurri, chiamati comunque a non sottovalutare un avversario che ha dato ampia prova della sua pericolosità.