I voti ai protagonisti del match di Champions League: nei rossoneri brillano Leao e Diaz, nei colchoneros bene i subentrati De Paul e Griezmann
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MILAN
Maignan 7 – Figura importante la sua, sia a livello tecnico che a livello psicologico: dà certezze ai suoi e para quando deve parare. Un miracolo per lui subito dopo il 90’.
Calabria 6,5 – Un continuo su e giù dal lato destro del campo, prestazione che dimostra quanto stia crescendo questo ragazzo.
Tomori 6,5 – Conferma di valere i 28 milioni spesi per riscattarlo. Velocità e anticipo lo fanno spiccare in continuazione durante la fase difensiva.
Romagnoli 6 – Dirige il reparto con la giusta lucidità, anche se negli ultimi tempi aveva fatto molta panchina e poteva offrire meno certezze di Kjaer.
Hernandez 6 – Qualche sgroppata iniziale che alza la temperatura dello stadio, poi deve fare soprattutto il difensore e non è la sua attitudine.
Kessiè 5,5 – Non è facile stabilire fino a che punto arrivi la sua imperizia e dove invece inizi la sfortuna. Il clima di battaglia lo coinvolge forse troppo, due ammonizioni in mezz’ora comunque comportano un concorso di colpa.
Bennacer 7 – Subito l’approccio giusto alla gara, in avanscoperta alla caccia di palloni preziosi. Si capisce perché Pioli abbia scelto lui. Grandissima personalità e sangue freddo, sempre.
Dal 36’ st Florenzi sv.
Saelemaekers 7 – La sua presenza in campo ha sempre un suo perché, soprattutto dal punto di vista atletico.
Dal 36’ st Kalulu sv.
Brahim Diaz 7 – Ispirato, sempre e comunque. Esce dai radar delle linee avversarie, sembra credere sempre più in sé stesso come in occasione dell’assist per l’1-0 di Leao. Gara di sacrificio e di qualità insieme.
Dal 12’ st Ballo-Tourè 5,5 – Esordisce in una partita europea ed è abbastanza evidente, fatica a trovare la posizione giusta.
Leao 7 – Il gol dell’1-0 è da attaccante vero, controllo lucidissimo e destro secco nell’angolino. I numeri li ha questo ragazzo, prima o poi li esprimerà tutti.
Dal 12’ st Giroud 5 – Solo là davanti, slegatissimo dal resto della squadra, non può certo dare il contributo sperato.
Rebic 6 – Si mangia un gol in contropiede dopo 19 minuti, ma ci mette sempre tutto quello che ha, anche un po’ troppo dal punto di vista nervoso. Anche per questo Pioli lo toglie quando il Milan resta in 10.
Dal 34’ pt Tonali 6,5 – Entra nel momento più delicato della partita, in dieci contro undici, non si fa intimorire, fa tutto quello che serve.
Allenatore Pioli 6,5 – La imposta nel migliore dei modi, tatticamente e mentalmente, resta lucido anche dopo che i suoi restano in dieci.
ATLETICO MADRID
Oblak 6,5 – Un mezzo miracolo su Rebic poi una serata comunque complicata e faticosa, almeno fino a quando il Milan è in parità numerica.
Gimenez 6,5 – Ne prende tante, quasi tutte lui, con la solita cattiveria agonistica che l’ha fatto arrivare a questi livelli.
Felipe 6,5 – Pensa soprattutto a difendere e fa bene perché il Milan ogni tanto può fare male davvero, soprattutto all’inizio.
Hermoso 6 – Tra i difensori dell’Atletico è il più presente nella fase di costruzione e in certe occasioni le sue incursioni rischiano di mettere in difficoltà i rossoneri. Esce per rendere la squadra più offensiva.
Dal 1’ st Renan Lodi 6,5 – Prende spesso l’iniziativa e si fa sentire sulla sua fascia. Da un suo assist arriva il gol dell’1-1 segnato da Griezmann.
Trippier 5,5 – Non riempie la corsia destra come suo solito, soffre molto le incursioni di Leao dalla sua parte e finisce per innervosirsi.
Dal 40’ pt Joao Felix 5 – C’è qualcosa che non quadra nel percorso di questo giocatore, che faceva meraviglie nel Benfica, è costato una tombola e nell’Atletico non incide.
Llorente 6 – Parte come centrocampista, suo ruolo naturale, ma quando la squadra si trova sotto di un gol e sopra di un uomo si trasforma in difensore.
Koke 6 – Non a caso è uno dei pupilli di Simeone: lo spirito di sacrificio con cui segue Brahim Diaz è un esempio per tutti.
Dal 16’ st Griezmann 6,5 – Entra quando la partita ha già preso la piega dal caos, prova ad approfittarne ma inizialmente contribuisce al medesimo caos. Poi c’è il lampo di genio e il gol dell’1-1.
Kondogbia 5 – Dai tempi dell’Inter non è né più bravo né più veloce e sembra proprio che i ritmi alti non facciano per lui.
Dal 19’ st Lemar 6 – Uno spezzone di partita con qualche segnale positivo.
Carrasco 5 – Posizione un po’ ibrida sulla sinistra, che lo porta a non incidere praticamente mai in fase offensiva.
Dal 1’ st De Paul 7 – Resta il giocatore elegante e intraprendente dell’Udinese, si vede quanto vale anche in mezzo a grandi giocatori abituati ai grandi palcoscenici.
Correa 6 – Gira molto alla larga rispetto a Suarez, parte da lontano per cercare di sorprendere la difesa rossonera ma non sempre ottiene quello che vuole svolgendo questo compito tattico.
Suarez 6 – Si sa che giocatore è: non un accentratore ma un finalizzatore. E quando la palla non è vicina all’area avversaria, il suo contributo è ridotto. Però alla prima palla toccata dà i brividi. E anche alla seconda, ma sbaglia di testa da vicino. Si riscatta con la freddezza del rigore segnato nel recupero.
Allenatore Simeone 5,5 – Non è un grandissimo momento per il cholismo e forse con il passare degli anni servirebbe qualche soluzione nuova.