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Terza vittoria consecutiva per i rossoneri in Champions League, ma la difesa è un colabrodo
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Il Milan ha battuto 3-2 lo Slovan Bratislava nella quinta giornata di Champions League conquistando la terza vittoria consecutiva nella competizione e salendo a quota nove punti in classifica. Al Tehelné pole, i rossoneri hanno sbloccato il match al 21' con Pulisic servito in profondità da Abraham dopo un clamoroso salvataggio a Maignan battuto di Pavlovic su Strelec. Su un contropiede al 24' lo Slovan ha trovato l'immediato pareggio con Barseghyan, ma nella ripresa con le reti di Leao (68') e Abraham (71') il Milan ha allungato rendendo vano l'eurogol di Marcelli nel finale.
LA PARTITA
Va bene essere una squadra di Diavoli, va altrettanto bene tornare a Milano con tre punti ma il diabolico perseverare del Milan di Fonseca rischia di non portare molto lontano. A Bratislava, contro lo Slovan ultimo in classifica, i rossoneri si sono imposti 3-2 - sfruttando un regalo di Natale anticipato di Strelec per il terzo e decisivo gol - ma mettendo in campo buona parte dei difetti già visti nei primi mesi del nuovo corso portoghese in panchina. Pur avendo sbloccato il match relativamente presto, lasciando praterie agli avversari la partita è stata in bilico fino a metà della ripresa con un rischio finale dopo l'eurogol di Marcelli che altro non fa che aumentare il nervosismo. L'equilibrio in campo non si vede, semplicemente perché non c'è.
Con un po' di turnover e la bocca piena di buoni propositi della vigilia, il Milan è sceso in campo a Bratislava con il pallino del gioco consegnato tra i piedi direttamente dall'avversario, arroccato bello comodo davanti alla propria area in attesa di pungere in ripartenza. Strategia a suo modo vincente quella di Weiss con gli slovacchi che al 15' esattamente così, con Strelec, sono arrivati in porta con il pallone saltando perfino Maignan, ma sbattendo clamorosamente sul recupero in scivolata di Pavlovic. La legge del gol fatto, gol subito ha fatto le prove pochi secondi dopo con Pulisic, fermato, ma ha trovato compimento al 21' sempre con lo statunitense lanciato in campo aperto da Abraham e lucido davanti al portiere per lo 0-1. Il grosso, cioè sbloccare una partita contro un avversario chiuso, sarebbe fatto ma non per il Milan di Fonseca che tre minuti dopo su un corner a proprio favore si è presentato con 10 uomini al limite dell'area avversaria, subendo una ripartenza quattro contro uno conclusa con scavetto da Barseghyan per l'1-1. Casualità? Macché, al 33' con una scivolata sciagurata di Pavlovic sulla trequarti - senza prendere né palla né avversario - ha scoperto nuovamente il fianco sinistro del Milan concedendo un tre contro uno allo Slovan che solo Tomori in scivolata disperata ha saputo disinnescare. Il tutto mentre in attacco la verve dei primi minuti si è spenta con la rete di Pulisic.
Nella ripresa il copione in realtà non è cambiato, non da subito almeno nonostante l'ingresso di Leao per un invisibile Okafor. Lo Slovan si è piazzato nuovamente davanti alla propria area annusando il profumo di impresa, chiudendosi in una linea a cinque che è stata scardinata solo a metà secondo tempo da una verticalizzazione di Fofana a premiare il taglio di Leao, esaltato dal velo di Abraham, per il raddoppio. Tre minuti più tardi poi è arrivato il regalo di Strelec con un retropassaggio al portiere affidato direttamente all'inglese in area per il 3-1. A conti fatti Fonseca ha pensato anche ai cambi, risparmiando l'acciaccato Pulisic e inserendo Camarda; proprio da un possibile fallo su Camarda poi e Leao prima, invece, è arrivata la ripartenza dello Slovan che con il giovane Marcelli ha infilato l'incrocio dei pali per il 2-3 finale. Espulso Tolic per fallo e proteste pochi secondi dopo.
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LE PAGELLE
Leao 7 - Dopo un tempo in panchina viene mandato in campo per trovare la giocata giusta. La trova in un momento delicato dettando un movimento in profondità e superando con potenza e tecnica il portiere in uscita.
Pulisic 6,5 - Nei primi venti minuti è assoluto protagonista in campo per occasioni create e avute. Sblocca il match attaccando in profondità senza perdere lucidità davanti al portiere, poi si perde un po' con il passare del tempo. L'acciacco fisico è da valutare.
Chukwueze 5,5 - Da una parte è encomiabile il suo impegno nel provare a puntare l'uomo e saltarlo sulla destra, dall'altra il copione è sempre lo stesso: corsetta palla al piede, rientro sul mancino e pallone sul secondo palo mai preciso né per un tiro né per un cross.
Pavlovic 5,5 - Negli occhi di tutti c'è un salvataggio clamoroso quasi sulla linea a Maignan già superato, ma la sensazione è che il serbo sia il primo della linea difensiva ad andare in confusione quando c'è da difendere a campo aperto. Lascia voragini dalle sue parti, spesso sbagliando anche la scelta di intervento.
Abraham 7 - Entra in tutti i gol del Milan e lo fa da protagonista; assist in verticale per Pulisic, velo decisivo per Leao e poi scarta il regalo di Strelec per timbrare in prima persona in Champions dopo quattro anni.
Kashia 6 - Per un'ora abbondante tiene a galla lo Slovan guidando la linea difensiva giocando di fisico e posizionamento. Una buona prova che però non è bastata a portare a casa un punto.
Strelec 4,5 - Serata da dimenticare per l'ex attaccante di Spezia e Reggina. Dal punto di vista della prestazione niente da dire, ma sui suoi piedi pendono due spade di Damocle incredibili: l'errore a porta vuota al 15' dopo aver dribblato anche Maignan e l'assist involontario con un retropassaggio sciagurato ad Abraham per l'1-3.
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IL TABELLINO
SLOVAN BRATISLAVA-MILAN 2-3
Slovan Bratislava (4-2-3-1): Takac 6; Blackman 5,5, Kashia 6, Bajric 6, Voet 6 (31' st Marcelli 7); Medvedev 5,5, Kucka 6 (31' st Tolic 5,5); Barseghyan 6,5, Savvidis 6 (45' st Mak sv), Strelec 4,5; Metsoko 6 (21' st Ihnatenko 5). A disp.: Trnovsky, Hrdina, Mustafic, Zuberu, Pauschek, Gajdos, Vojtko, Szoke. All.: Weiss 5,5.
Milan (4-2-3-1): Maignan 6; Calabria 6 (30' st Emerson 6), Pavlovic 5,5, Tomori 5,5, Hernandez 6; Fofana 6,5 (30' st Musah 6), Reijnders 5,5; Chukwueze 5,5, Pulisic 6,5 (30' st Loftus-Cheek 6), Okafor 5 (1' st Leao 7); Abraham 7 (39' st Camarda sv). A disp.: Sportiello, Torriani, Thiaw, Terracciano, Gabbia. All.: Fonseca 6.
Arbitro: Sanchez (Spagna)
Marcatori: 21' Pulisic (M), 24' Barseghyan (S), 23' st Leao (M), 26' st Abraham (M), 43' st Marcelli (S)
Ammoniti: Chukwueze, Calabria, Tomori (M)
Espulsi: 45' st Tolic (S) per somma di ammonizioni
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LE STATISTICHE DI OPTA
Per la prima volta in Champions League, il Milan ha realizzato almeno tre gol per tre partite consecutive; considerando anche la Coppa dei Campioni, non accadeva da settembre 1989.
Il Milan ha vinto due trasferte di fila in Champions League per la prima volta da ottobre 2009 – anche in quel caso una delle due vittorie fu contro il Real Madrid.
Il Milan ha eguagliato la sua più lunga serie di partite senza clean sheet in Champions League: nove gare di fila, come tra marzo 2008 e marzo 2010.
Il Milan ha vinto tutte le sue tre gare ufficiali contro lo Slovan Bratislava con un punteggio aggregato di 8-2.
Tutti i quattro gol di Rafael Leão in questa stagione in tutte le competizioni sono arrivati fuori casa; nessun giocatore del Milan ha segnato più di lui in trasferta (quattro anche per Christian Pulisic).
Da quando gioca in Serie A, solo una volta prima di stasera Tammy Abraham era riuscito a segnare e fornire assist nella stessa partita tra tutte le competizioni, il 20 gennaio 2022, in Roma-Lecce 3-1.
Christian Pulisic ha stabilito il suo record realizzativo in una singola stagione di Champions League (tre reti).
Christian Pulisic ha preso parte a quattro gol nelle ultime cinque presenze in Champions League (tre gol e un assist).
Tigran Barseghyan è il secondo giocatore armeno a trovare la rete in Champions League, dopo Henrikh Mkhitaryan.
Nino Marcelli (19 anni e 181 giorni) è il più giovane slovacco ad aver mai segnato in Champions League.
Tra la rete dell'1-0 di Christian Pulisic e quella dell'1-1 di Tigran Barseghyan sono trascorsi solo 167 secondi.
Noah Okafor ha collezionato stasera la sua 50ª presenza con il Milan in tutte le competizioni.