Il derby di andata dei quarti di finale va agli Spurs grazie a un gol del sudcoreano
La prima europea del nuovo stadio del Tottenham non poteva avere finale migliore: nell'andata dei quarti di Champions League il Manchester City è battuto 1-0. Decisivo il gol al 78' di Heung-min Son. Sullo 0-0 Lloris para un rigore ad Agüero, l'unica vera chance per il City. Ma Pochettino trema per Kane, accompagnato a braccia negli spogliatoi dopo un colpo alla caviglia. Il 17 aprile c'è il ritorno all'Etihad: Guardiola è chiamato alla remuntada.
Stadio nuovo, idoli vecchi. Hugo Lloris deve vestire i panni del supereroe per non rovinare la prima europea del Tottenham Hotspur Stadium, sorto sulle ceneri del vecchio White Hart Lane. Il portiere degli Spurs crea i presupposti della vittoria e dopo 13' vola sulla sua sinistra per parare un calcio di rigore a Sergio Agüero. Un penalty arrivato grazie alla Var: l'olandese Kuipers viene chiamato a vedere un fallo di mano di Rose in area, il terzino si accovaccia al suolo e guarda i compagni come se sapesse di averla fatta grossa. Ma super-Lloris para il terzo rigore consecutivo, dopo quelli a Vardy del Leicester e Aubameyang dell'Arsenal. E il nuovo impianto diventa subito una bolgia. Ne trae linfa vitale il Tottenham, partito senza paura contro un Manchester City che come al solito ipnotizza con il possesso palla. Il 4-2-3-1 di Pochettino mette in difficoltà la banda di Guardiola: molto importanti Alli ed Eriksen tra le linee, mentre Sissoko e Winks fanno un ottimo filtro che aiuta a togliere i rifornimenti al tridente dei Citizens, che vede Mahrez preferito a Sané nella sostituzione dell'infortunato Bernardo Silva. Recuperata palla, gli Spurs sono molto bravi in contropiede e in una di queste ripartenze hanno anche una grande occasione con Kane, liberato al tiro da una veronica sontuosa di Alli.
Si va al riposo sullo 0-0, Guardiola non fa cambi malgrado abbia in panchina de Bruyne, Gabriel Jesus e Sané, carte che possono far saltare il banco. A saltare, purtroppo, è la caviglia sinistra di Harry Kane a causa di un intervento con il piede a martello da parte di Delph, poi beccato dai fischi del pubblico a ogni pallone toccato. Il numero 10 del Tottenham è accompagnato a braccia negli spogliatoi: dal linguaggio del corpo sembra improbabile un suo recupero per il ritorno, previsto per mercoledì 17 aprile. Entra Lucas Moura, ma non produce molto. Il secondo tempo si gioca su ritmi leggermente più bassi rispetto ai primi 45': molta la battaglia a centrocampo, comprensibile una certa paura di scoprirsi sia da una parte che dall'altra. L'unico tiro in porta del City nella ripresa arriva da Sterling in apertura, ma Lloris si distende e respinge. Guardiola inserisce Gabriel Jesus al posto di uno spento Agüero: il brasiliano è evanescente. Il Tottenham interpreta meglio la partita e trova il gol vittoria al 78': Eriksen pesca un libero Son, che è bravo a salvare il pallone sul fondo campo e a trafiggere Ederson con il sinistro. Troppo passivo Delph, prima nella marcatura e poi nell'uno contro uno con il sudcoreano, che trova il 65esimo centro con la maglia degli Spurs. Uno dei più importanti, sicuramente. Succede poco altro: Guardiola tenta la doppia mossa Sané-de Bruyne, ma i due entrano in campo forse tardivamente (89') e non hanno il tempo di incidere. Finisce 1-0: il Manchester City perde il quinto derby europeo su cinque, il Tottenham, che non ne giocava uno dal 1973 (semifinale di Coppa UEFA contro il Liverpool), si gode una vittoria meritata ma che servirà a poco senza una grande prestazione all'Etihad nel ritorno.